E’ l’enzima lattasi il responsabile dell’intolleranza al lattosio, o meglio la sua assenza, ed il suo insorgere si manifesta quando il corpo non lo può scindere in glucosio e galattosio durante l assunzione di tutti i tipi di latte in natura animale, compreso quello materno.
Alcuni filoni di cultura alimentare affermano che dopo l allattamento, noi umani siamo gli unici a sentire il bisogno di assunzione anche in età adulta, ma questa abitudine altro non è che un “cordone ombelicale” mai reciso, tale affermazione è vera come lo è che la medicina psicosomatica non sia un opinione, e studi lo dimostrano. Non a caso l’intolleranza si sviluppa in età prescolare per poi sparire naturalmente, dopo un virus infettivo attraverso diarrea acuta “grazie” al rotavirus, oppure come dicevamo per carenza dell’enzima lattasi alla nascita, prediligendo per la salute del neonato, latte vegetale rispetto a quello animale.
Non è riconosciuta come malattia dal’ O.M.S, bensì come una patologia transitoria i cui effetti e sintomi sono facilmente riconducibili e curabili.
I sintomi noti per risalire a questo tipo di intolleranza, sono una forte tensione addominale , diarrea, gonfiore e flautolenza. Aggiungiamo inoltre che la moderna “industria alimentare” ha arricchito di lattosio anche cibi che comunemente nel’ immaginario collettivo, non penseremmo mai ne siano ricchi, quali: insaccati, farmaci (alcuni) integratori alimentari, pane e prodotti da forno, cereali, purè in busta, margarina, caramelle, miscele per torte, surgelati, carni, uova ed anche alcuni vegetali quali cipolle, insalata , broccoli e pere
Eseguire il test per l’intolleranza al lattosio, ci può essere di aiuto nel caso un soggetto sia predisposto o meno a questa patologia, non è invasivo, dura al massimo tre ore e si basa sulla funzione dell assorbimento dello zucchero a livello intestinale con la somministrazione del lattosio al soggetto presumibilmente intollerante, analizzando la quota di idrogeno risultante poi maggiore, rispetto a prima di fare il test.
Il segreto, come spesso ripeto è sempre e solo quello di leggere attentamente le etichette dei nostri cibi, dei medicinali che assumiamo e per chi ne fa uso, del foglietto illustrativo degli anticoncezionali.
In ultimo chi soffre di intolleranza al lattosio, ponga molta attenzione all’alimentazione, assumendo giornalmente calcio a sufficienza per il vantaggio delle ossa. Cibi consigliati: legumi pesce, noci ed ortaggi a foglia larga.