La legge n. 26 del 2019 che ha convertito il Decreto Legge n. 4/2019 ha introdotto anche in Italia il Reddito di Cittadinanza, vero e proprio cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle, che aveva riscosso polemiche anche dentro la maggioranza (Movimento Cinque Stelle e Lega) che allora lo approvò.
Il reddito di cittadinanza è una cifra che viene erogata dallo Stato alle persone senza reddito, fino a una soglia massima di 780 euro. Cifra che non è fissa, dipende se una persona è in affitto, ha un mutuo o se la casa è di proprietà.
La cifra base fissa per tutti gli aventi diritto è di 500 euro, a cui vengono aggiunti 150 euro nel caso la persona abiti in una casa per la quale sta pagando il mutuo e 280 se invece la persona sta pagando un affitto.
Non ci sarà alcuna cifra aggiuntiva nel caso la casa sia di proprietà. Il reddito non viene erogato in maniera indistinta, è bene sapere che chi fa domanda di reddito di cittadinanza firma anche quello che si chiama Patto di Lavoro: che consiste che la persona dovrà accettare un’offerta di lavoro, in base varie modalità che gli verranno prospettate, pena la decadenza del diritto al reddito.
Per avere diritto si deve essere in possesso della cittadinanza italiana o essere cittadini di Paesi che fanno parte dell’Unione Europea. Si deve essere residenti in Italia da almeno 10 anni, due dei quali devono essere precedenti alla presentazione della domanda stessa.
Il valore dell’ISEE per poter essere idonei a richiedere il reddito di cittadinanza deve essere inferiore a 9360 euro. Inoltre, il patrimonio immobiliare (al di fuori della prima casa) non deve essere superiore ad una soglia di euro 30000.
In Puglia al 6 dicembre 2019 i dati pubblicati indicano che nell’anno 2019 sono state accolte 93.570 domande per il reddito di cittadinanza (e pensione di cittadinanza). La regione Puglia entra nel podio delle regioni italiane per domande accolte, dietro la Campania e la Sicilia. Le domande accolte sono equamente divise tra uomini e donne, con un leggero vantaggio percentuale per queste ultime.
Ben oltre la metà delle domande fatte pervenire attraverso i CAF, gli sportelli postali, o direttamente nel sito o contattando l’INPS sono di persone che hanno più di 40 anni, mentre il 23% circa delle domande è stato inviato da persone tra i 25 e i 40 anni di età.
L’assessore al Welfare della Puglia, Salvatore Ruggeri, all’indomani dell’avvio delle richieste del reddito aveva detto che esso aveva attratto le persone più grandi (oltre 50 anni) che hanno più anni di disoccupazione alle spalle.
Le domande accolte al 06 dicembre 2019 di Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza sono 1.014.429. L’INPS ha diramato la classifica delle regioni che hanno presentato domanda:
Tra le regioni con meno richieste spicca la Valle D’Aosta, in ultima posizione, con 1066 richieste accettate tra reddito e pensione di cittadinanza.
Per la presentazione delle domande i CAF sono gli organi più utilizzati con circa il 75% di domande, poi Poste Italiane con circa il 20% sulle richieste totali. Infine seguono i patronati con circa il 4% di domande elaborate per il reddito di cittadinanza.
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