Il sale, soprattutto nella cucina italiana caratterizzata da sapori forti e decisi, è un alimento molto, a volte troppo, utilizzato. Il fabbisogno di sodio di un adulto in buone condizioni di salute si aggira tra i 100 ed i 600 gr al giorno, quantità che si raggiungono con soli 0,25 / 15 gr di sale.
Tuttavia, si stima che in media gli italiani consumino fino a 12 gr di sale al giorno, decisamente più di quanto effettivamente serva all’organismo!
Il sodio, in quantità moderata è molto utile per mantenerci in salute ed, in particolare, è fondamentale per la trasmissione degli impulsi nervosi, per la regolazione della pressione sanguigna ed è anche implicato nel mantenimento dei fisiologici meccanismi osmotici cellulari e tissutali.
Ma cosa accade al corpo quando si mangia troppo sale?
Cuore, ossa e reni sono le parti del corpo che soffrono di più per l’eccesso di sale. Per quanto riguarda il cuore, è stato scientificamente dimostrato che assumere troppo sale causa un aumento della pressione ed aumenta il rischio di malattie coronariche ed infarto.
Per l’OMS è importante, a tal proposito, non superare la quantità quotidiana di 5 gr.
Sapevi che il sale è anche responsabile del cattivo assorbimento del calcio, a livello intestinale? Questo si traduce in un danneggiamento al metabolismo dell’osso, interessando soprattutto le donne in menopausa. I reni, invece, ne risentono perché per eliminare il sale in eccesso, a maggior ragione se si ha la cattiva abitudine di bere poca acqua durante il giorno, sono costretti a lavorare in sovraccarico e questo porta ad un invecchiamento precoce dell’organo.
Esiste anche una correlazione stretta tra un eccessivo consumo di sale ed un aumento della cellulite perché il sodio, se eccessivo, tende a causare l’infiammazione del tessuto adiposo dando così origine a gonfiore e ritenzione idrica. Attenzione però a non prendere in considerazione solo il sodio che viene aggiunto alle pietanze, perché è bene ricordare che alcuni alimenti ne sono ricchi anche senza alcuna aggiunta, per cui è altamente consigliato moderarne il consumo o comunque evitare di mangiarne molteplici durante un singolo pasto.
Gli alimenti più ricchi di sale sono i formaggi e i salumi in primo luogo. Ma anche quasi tutti i cibi preconfezionati, il dado che spesso si utilizza per insaporire brodi o verdure, il pane e gli altri prodotti da forno, gli snack salati come noccioline e patatine ma anche alcuni condimenti come ad esempio il ketchup e la senape.
Usare le spezie per insaporire
Un’idea vincente per non rinunciare al gusto ma senza creare danni all’organismo è quella di utilizzare le spezie e le erbe aromatiche per dare più sapore alle pietanze. Le spezie più apprezzate ed utilizzate sono sicuramente la curcuma, la paprica, il pepe, la cannella, il curry, lo zafferano ed il peperoncino.
Anche la salsa di soia ed il gomasio, provenienti direttamente dall’oriente, sono sempre più presenti sulle tavole degli italiani per rendere più sfiziosi i piatti della nostra tradizione.