I pomodori sono verdure la cui coltivazione in Italia è molto apprezzata. In cucina sono molto usati per la preparazione di gustosi sughi per i primi piatti oppure come condimento per salutari insalate verdi. Il consumo dei pomodori però, va fatto con moderazione perchè potrebbe creare danni al fegato. Cerchiamo di analizzare adeguatamente questa problematica.
Pomodori: caratteristiche e proprietà
Il pomodoro è un vegetale ricco di antiossidanti, che aiuta la salute cardiovascolare e migliora la vista. Il pomodoro contiene vitamine C ed E e falavonoidi, protegge l’organismo contro le malattie correlate all’invecchiamento cellulare.
I pomodori riducono l’ossidazione del colesterolo cattivo e aiutano ad abbassare la pressione sistolica. Ricco di acqua, il pomodoro stimola la diuresi, ha proprietà disintossicanti, stimola la produzione di carnitina, un aminoacido che trasforma i grassi dell’organismo in energia.
Il pomodoro riduce il pH dello stomaco stimolando la digestione. Ricco di fibre, stimola la motilità intestinale evitando problemi come stitichezza e feci dure. I pomodori sono inoltre amici della vista poiché contengono luteina e betacarotene, sostanze fondamentali alla buona salute degli occhi.
Pomodori: le controindicazioni
Consumare pomodori presenta però anche alcune controindicazioni. Questi ortaggi sono infatti ricchi di solanina, sostanza che, quando assunta in elevate quantità, può risultare nociva per l’organismo umano.
Altra problematica è la presenza di istamina, una sostanza che può causare reazioni allergiche in soggetti predisposti.
I pomodori possono anche causare disturbi in termini di digestione e interferire con il lavoro del fegato. Ebbene si, nonostante sia spesso visto come alimento da semaforo verde, il pomodoro fa male al fegato: ecco cosa accade.
Pomodori ed effetti sul fegato
Il fegato è un organo il cui corretto funzionamento è fondamentale per il benessere dell’intero organismo. E’ il responsabile della secrezione della bile, che aiuta la digestione e abbatte le tossine.
E proprio sul punto della digestione che qui dobbiamo soffermarci. Una eventuale sensazione di pienezza, di oppressione, insieme alla comparsa improvvisa di un problema come il reflusso gastroesofageo, non sono altro che possibili segni di una probabile intossicazione del fegato.
Il fegato partecipa al processo digestivo e, se ci sono dei problemi, questi si manifestano attraverso segnali mandati da altri organi del corpo umano.
I pomodori, a causa dell’acidità dei loro succhi, possono causare fastidiosi bruciori di stomaco, irritazione gastrica e il citato problema del reflusso gastroesofageo, che va a ripercuotersi in maniera insospettabile proprio sulla salute del nostro fegato. Ecco perchè il consumo di pomodori può far male al fegato senza che ci si accorga di questo, pensando magari di avere semplici problemi di stomaco.