La pizza è una specialità nostrana che piace proprio a tutti, grandi e piccini. Margherita, Capricciosa, Greca, con wurstel e patatine fritte, insomma, di pizze ce ne sono per tutti i gusti! Ma se, quando andiamo al ristorante, ci portano una pizza che non è ben cotta potremmo avere dei problemi? Cosa succede a chi mangia pizza cotta male? Ecco la risposta.
E’ difficile rinunciare a mangiare una pizza, soprattutto quando si è a dieta. Allora si cede, la si ordina a casa, come vogliono i trend moderni, o si va in pizzeria con gli amici e la si consuma con piacere.
Ma ecco che arrivano alcuni piccoli problemi. A volte capita, successivamente al pasto, di percepire una strana sensazione di gonfiore. Oppure si inizia a provare una sete incredibile, con la conseguente esigenza di bere continuamente. O ancora, dopo aver mangiato una pizza per cena, si ha difficoltà ad addormentarsi.
Perché la pizza causa questi disturbi? Perchè sicuramente è cotta male. Approfondiamo questo argomento.
La base della pizza, a prescindere da quale sarà il suo condimento con pomodoro, funghi, prosciutto e quant’altro, è fatta con farina, acqua e lievito. Proprio su quest’ultimo dobbiamo focalizzare la nostra attenzione.
A volte nelle pizzerie, per smaltire gli ordini più in fretta dati i possibili affollamenti soprattutto nel fine settimana, si cerca di velocizzare il lavoro riducendo i tempi di cottura degli alimenti. Ma la fretta, si sa, è sempre cattiva consigliere. Per questo capita di non dare importanza al giusto grado di lievitazione dell’impasto della pizza.
Se la lievitazione non è completa significa che la pizza è cotta male e cosa succede a chi mangia pizza cotta male? Succede ciò che vi abbiamo accennato ossia si comincia a percepire una sensazione di fastidioso gonfiore addominale. Questo perché l’impasto mal cotto prosegue la sua lievitazione nello stomaco. A causa di questo problema poi si possono avere altri disturbi quali diarrea, nausea, insonnia.
Anche una pizza bruciata è una pizza cotta male. In questo caso si verifica l’opposto alla non riuscita lievitazione, insieme a una cottura portata all’eccesso. Una pizza cotta male, lasciata troppo nel forno e bruciata, per distrazione o perchè si è alle prese con altre cose da fare, può diventare un vero e proprio pericolosissimo rischio per la salute.
La pizza non deve mai presentare segni di bruciatura sul fondo o sul bordo. Quando l’impasto brucia, nel processo di combustione si formano dei particolari idrocarburi policiclici aromatici. Questi composti sono correlati all’aumento del rischio di sviluppo di tumori. Attraverso la crosta bruciata della pizza si sviluppano le amine, sostanze estremamente dannose che, a lungo andare, possono aumentare il rischio della comparsa, in un individuo, di patologie tumorali.
Se vi recate in pizzeria e vi servono una pizza bruciata ai bordi, ricordate sempre di non mangiare la crosta, tagliarla e lasciarla nel piatto.
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