La rucola è una verdura diventata di tendenza negli ultimi anni, quasi fino a presentarsi oggi, sulla tavola, come un’emblema della cucina italiana. La particolarità della rucola è il suo sapore, una nota amara più o meno intensa, che conferisce un tocco deciso a insalate e ad altre pietanze. Ma vi siete mai chiesti perché la rucola è amara? Ecco la verità in proposito.
La rucola è ricca di minerali come calcio e potassio e fibre, ha effetto detossinante, diuretico, rimineralizzante. Presenti anche le vitamine A e C, antiossidanti che aiutano la salute degli occhi e potenziano le funzioni protettive dalle infezioni del sistema immunitario.
La rucola è anche un potente antiage, aiuta a contrastare i radicali liberi e a favorire la produzione di globuli rossi nell’organismo.
La sua particolarità resta però senz’altro il sapore amarognolo. Perchè la rucola è amara? Scopriamo la verità sull’argomento.
La particolarità della rucola è certamente il suo sapore amaro, che conferisce una nota aromatica differente a un’insalata, ai piatti di affettati come la bresaola, ai formaggi come il grana padano, lo squacquerone, lo stracchino, per non parlare della pizza: Non è infrequente infatti, trovare nel menù di una pizzeria una bella pizza rucola e grana.
Ma perché la rucola è amara? Innanzitutto dovete sapere che esistono due specie di rucola, una coltivata e una selvatica. La seconda è nettamente più amara della prima, che ha invece un gusto maggiormente delicato.
L’amarezza, che nel caso della rucola selvatica arriva quasi a bruciare, quasi a essere piccante, è dovuta alla radiazione solare che irradia il terreno in cui la rucola cresce. Più il terreno è arido e il sole è forte, più la rucola acquisterà la sua caratteristica nota amara. Altro fattore che determina questo particolare sapore è la crescita della pianta. Più questa è in fiore, più la rucola sarà amara. Se invece si preferisce il gusto leggero, si dovrà raccogliere la rucola quando le foglie sono ancora piccole.
Una curiosità: Il nome rucola deriva dalla parola “eruca”, che significa bruciare. Forse questo termine le è stato conferito proprio per il suo sapore amaro pungente, quasi piccante.
La particolarità dell’amarezza della rucola la rende benefica per il fegato. Questa caratteristica favorisce il rilascio di una maggiore quantità di bile, che facilita l’eliminazione dei sali che potrebbero determinare un eventuale affaticamento epatico. Questa sorta di effetto detossinante si estende all’intestino: essendo ricca di inulina, una fibra probiotica, l’amarezza della rucola contrasta la proliferazione batterica, colpevole di favorire l’incremento del peso corporeo.
La rucola, grazie al suo sapore amaro, aiuta anche la digestione. Gli alimenti amari, in generale, appena vengono a contatto con le papille gustative della lingua stimolano la produzione di succhi gastrici, favorendo in questo modo la migliore digestione.
L’amarezza della rucola aiuta anche a eliminare i gas intestinali combattendo meteorismo e flatulenza, a contrastare la gastrite, a prevenire l’insorgenza di forme tumorali allo stomaco.
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