Vasco Rossi si trova in California per lavoro, ma non ha mancato di schierarsi a favore dell’Italia e di tutti i provvedimenti restrittivi presi dai vertici governativi finalizzati al contenimento della diffusione del Coronavirus. Dopo Eros Ramazzotti che nei giorni scorsi ha scritto un post d’incoraggiamento al popolo italiano nonostante si trovi in sud America con il suo tour Vita ce n’è anche Vasco Rossi vuole denunciare il fatto che il temuto virus è arrivato anche in California.
Il cantante ha postato una foto con tanto di mascherina e poi ha spiegato che nello stato americano i casi sono minori rispetto all’Europa perchè si fanno molti meno tamponi, visto anche il costo elevato del test: “Corona…che..è arrivato anche in California… I casi accertati sono pochi !? …Anche perché i tamponi costano 3.200 dollari (si avete capito bene) e naturalmente pochissimi possono o potranno permettersi di farlo. Ecco spiegato il motivo per cui magicamente qui l’emergenza non è grave come da noi in Italia”.
Vasco Rossi denuncia i troppi casi di Coronavirus non analizzati
Vasco Rossi è certo che in Italia c’è un eccesso di prevenzione finalizzato solo a tutelare la popolazione, si effettuano legittimamente tanti tamponi e questo fa alzare i numeri dei contagiati compresi gli asintomatici, mentre in Usa non si fanno così tante analisi causa anche il costo elevato dei test e questo fa pensare che esistano una serie d’ammalati non certificati: “Chissà quanti sono già ammalati e lo saranno senza che la CNN o STRUMP si debbano preoccupare. Meditate gente meditate!”.
Ad avvalorare la tesi di Vasco anche la serie di hashtag usate per rafforzare il suo pensiero #laverità #coronavirus #news #paesechevaiusanzachetrovi #orgoglioitaliano #volicancellati #isteria. Il cantante non ha dubbi: l’Italia va difesa e sostenuta soprattutto in questo momento d’emergenza internazionale dove è stato richiesto al popolo d’impegnarsi a rispettare alcune rigide regole che servono soprattutto a superare il momento di crisi.