Antonella Elia, attualmente inquilina del Grande Fratello Vip, riesce a far parlare di se dentro e fuori la casa, i suoi atteggiamenti più o meno violenti verbali ma anche fisici sembrano essere protetti dallo stesso Alfonso Signorini che non ha esitato a sminuire la gravità di alcune sue dichiarazioni che invece avrebbero richiesto la squalifica immediata. Non a caso in rete si è attivata anche una petizione per rimuovere il direttore di Chi dalla conduzione del reality in seguito proprio al suo comportamento troppo fazioso nei confronti di alcuni specifici inquilini.
Ad ogni modo l’Elia non sta facendo molto per farsi amare dal pubblico, sparla in modo inadeguato e i continui attacchi a Valeria Marini sono al limite del convivere civile. Nell’ultima lite l’ex showgirl ha ironizzato sulla presunta menopausa della Marini: “Ma è la menopausa che ti rende così? Tu non ce l’hai il ciclo, a 60 anni non si ha il ciclo”. Una frase questa che ha suscitato molti commenti in rete, ma anche nei tanti salotti televisivi tra cui quello pomeridiano di Barbara D’Urso che si è detta sorpresa di tanta insensibilità manifestata d’Antonella Elia.
Grande Fratello Vip, Barbara D’Urso e Iva Zanicchi condannano le parole d’Antonella Elia
Le parole d’Antonella Elia hanno suscitato la reazione della conduttrice di Pomeriggio 5 ma anche quelle di Iva Zanicchi che nel programma di Piero Chiambretti ha rilevato quanto l’Elia sia protetta dalla produzione del reality, non ci spiega come mai a lei venga perdonato tutto o quasi mentre altri hanno subito l’immediata squalifica: “A lei viene perdonato tutto, a Clizia niente! Speriamo che torni anche presto, Antonella Elia si comporta in un modo indecente e nessuno dice niente”.
Intanto nella casa del Grande Fratello Vip l’astio tra Antonella e Valeria Marini non si placa, nonostante la showgirl del Bagaglino abbia tentato anche un approccio più soft l’Elia è rimasta ferma sui suoi punti e non ha perso occasione per litigare, evidentemente è certa che questo è l’atteggiamento che più la premierà.
