L’orzo è un alimento che apporta molti benefici per la salute dell’organismo. Ma l’orzo può nascondere dei pericoli che non conosciamo? L’orzo contiene nichel? Ecco la risposta della medicina.
L’orzo
L’orzo ha proprietà rimineralizzanti, contiene importanti sali minerali come il potassio, il fosforo, il ferro, il magnesio, lo zinco, il silicio e il calcio. Nell’orzo sono presenti vitamine del gruppo B ed E e un nutrito contenuto di fibre, essenziali per la salute dell’intestino, che stimolano la peristalsi e contrastano l’insorgenza della stitichezza favorendo l’espulsione delle tossine dall’organismo. Le fibre aumentano inoltre il senso di sazietà, evitano gli spuntini fuori pasto a chi è a dieta, riducono l’assorbimento del colesterolo e del glucosio.
L’orzo favorisce i processi di riparazione cellulare, regola il funzionamento del sistema nervoso, ha proprietà calmanti, previene l’insonnia e tranquillizza gli stati di nervosismo. L’orzo ha proprietà antinfiammatorie, stimola la digestione, risolve le infiammazioni del cavo orale.
L’orzo ha dunque molti benefici ma nasconde forse qualcosa che non conosciamo? L’orzo contiene nichel?
Orzo e nichel
L’orzo contiene nichel? La risposta della medicina purtroppo è sì. L’orzo è infatti un alimento ad elevato contenuto di nichel e chi è intollerante a questa sostanza deve fare molta attenzione.
Il nichel è una sostanza che viene introdotta nell’organismo attraverso alimenti comuni di origine vegetale oppure trasformati durante le lavorazioni del processo produttivo e può favorire l’insorgenza di forme allergiche o di intolleranze alimentari. Il nichel si elimina dall’organismo tramite l’urina e le feci ma quando le sue concentrazioni sono elevate ciò diventa problematico e può causare problemi a livello intestinale e renale.
Il nichel si trova negli alimenti come costituente biologico o come fattore inquinante di grassi idrogenati oppure in alimenti raffinati o lavorati. L’orzo è un cereale che viene lavorato e trasformato in farina o sostanza solubile per arrivare sulle nostre tavole, e, per questo motivo, è ad alto contenuto di nichel.
Intolleranza alimentare al nichel e dieta
Sintomi dell’intolleranza alimentare al nichel sono la nausea, il gonfiore addominale, il mal di testa, il vomito, la diarrea, la stipsi, il meteorismo, la rinite e l’asma.
Oltre all’orzo, gli alimenti che possono contenere nichel sono i pomodori, i funghi, le cipolle, gli spinaci, le carote, i carciofi, il sedano, il mais, i ceci, la soia, la farina integrale, la crusca, le pere, i fichi, le albicocche, i lamponi, l’avocado, le noci, le mandorle, i pistacchi e tutti i cibi in scatola.
Alimenti che non presentano nichel sono invece il radicchio, i finocchi, le melanzane, le zucchine, i cetrioli, i peperoni, le barbabietole, l’anguria, il melone, le pesche, gli agrumi, le fragole, le banane, il latte, la carne, il riso.
Di particolare aiuto contro l’intolleranza alimentare al nichel sono gli agrumi: la vitamina C in essa contenuta aiuta a ridurre l’assorbimento di nichel a livello intestinale. Anche il latte aiuta la riduzione dell’assorbimento di nichel insieme agli alimenti ricchi di ferro come la carne rossa.
Aumentano invece l’assorbimento intestinale del nichel una dieta carente di ferro e condizioni di anemia.