Il seitan è una tendenza alimentare degli ultimi anni e c’è chi è portato a farne una vera e propria venerazione, consumandolo sempre, soprattutto nel caso in cui si segua un piano nutrizionale che, al suo interno, prevede l’esclusione della carne. Ma alimentarsi esclusivamente con il seitan può dare dei problemi? Mangiare troppo seitan: ecco cosa succede al corpo.
Il seitan: cos’è
Il seitan è un cibo ad alto valore biologico e proteico, che si ottiene dall’estrazione del glutine dalla soia. All’estratto si aggiunge in seguito una miscela di erbe aromatiche. Dal punto di vista nutrizionale il seitan non è particolarmente ricco. Contiene pochi grassi ma anche un esiguo numero di minerali, come il magnesio, il ferro e il potassio, poche fibre e poca vitamina B. Viste queste carenze nutrizionali cosa succede a mangiare troppo seitan?
Mangiare troppo seitan
Mangiare troppo seitan: ecco cosa succede al corpo. Abbiamo puntualizzato sulle carenze nutrizionali del seitan per cui mangiare troppo seitan conduce inevitabilmente a questo. Scegliendo il seitan per l’alimentazione quotidiana e consumandolo in modo smodato, si conduce l’organismo sulla strada del deficit nutrizionale, condizione che può far incorrere al corpo umano il rischio di sviluppare varie problematiche non benefiche per lo stato di salute.
Il seitan è povero di fibre e ciò inciderà inevitabilmente sul mal funzionamento dell’intestino, che incorrerà nella stitichezza e nella stipsi, problematiche inerenti al transito affaticato delle feci. Elevate dosi di seitan favoriscono poi l’aumento della glicemia nel sangue, con la conseguenza dell’insorgere di pericolosi picchi glicemici. Certo un alimento povero di costituenti come il seitan fa dimagrire ma l’organismo, nutrendosi solo di esso, si ritroverà privo di forze e indebolito.
Il seitan in cucina
Se ciononostante siete sempre interessati al seitan, ricordate di consumalo moderatamente e in maniera adeguata. Il seitan in cucina è molto versatile e questa proprietà può esservi utile per abbinarlo, nella dieta, ad altri alimenti dal maggiore valore nutrizionale, come ad esempio le verdure.
Il seitan ha un gusto deciso e si abbina bene a salse, come quella di soia, e a vegetali di vario tipo. Il seitan può essere anche fritto in padella con olio di semi.
Al supermercato, nel reparto dedicato ai prodotti vegan, potrà capitarvi di trovare, negli appositi banchi frigo, i burger vegetali di seitan. Per chi segue un’alimentazione vegana questi burger costituiscono l’alternativa alla carne e possono essere cucinati allo stesso modo di come, solitamente, si cucinano i burger di manzo. Potete quindi farli scongelare e cuocerli in padella con un filo di olio extravergine di oliva quindi abbinarli a un contorno di verdure lessate come patate e carote.
Sempre per emulare la carne, con il seitan potete realizzare delle polpette pressoché identiche a quelle di origine animale ma che, in questo caso, saranno esclusivamente derivate da una fonte vegetale. Vi basterà acquistare un panetto di seitan, tagliarlo in pezzi e inserirlo nel tritacarne insieme a delle erbe aromatiche. Potrete quindi lavorare l’impasto per realizzare le polpette quindi cuocerle in una padella con l’olio di semi.