I mirtilli sono frutti tipici del sottobosco che hanno diverse proprietà benefiche per l’organismo. Ma aiutano anche la motilità intestinale? Il mirtillo combatte la stitichezza? La risposta della medicina chiarisce ogni dubbio sull’argomento.
Il mirtillo contiene acidi organici come l’acido malico e l’acido citrico, zuccheri, pectina, tannini, vitamine A, del gruppo B, C e glucosidi antocianici che, oltre a dare il colore al frutto, riducono la permeabilità capillare rafforzando il tessuto connettivo dei vasi sanguigni, che migliorano in elasticità e tono.
Il mirtillo migliora la circolazione e la fragilità capillare, fa bene alla vista, contiene sali minerali come il calcio, il ferro, il fosforo, il sodio e il potassio che conferiscono al mirtillo importanti proprietà antiossidanti. Il mirtillo rallenta l’invecchiamento cellulare, contrasta la pericolosa azione dei radicali liberi sull’organismo, riduce il colesterolo LDL, è antisettico, antinfiammatorio e ipoglicemizzante. Ma il mirtillo combatte la stitichezza?
Il mirtillo combatte la stitichezza? La risposta della medicina è sì. Il mirtillo contiene sostanze gliceriche antinfiammatorie particolarmente benefiche per l’intestino. Queste sostanze hanno azione regolatrice e correggono gli squilibri relativa alla mobilità enterocolica.
Il mirtillo combatte la stitichezza e ripristina l’attività enzimatica intestinale stimolando inoltre la peristalsi. Per questo motivo il mirtillo può essere non di meno adoperato nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile. Il mirtillo elimina la flatulenza dovuta alla fermentazione delle feci, pone rimedio all’infiammazione delle pareti intestinali e normalizza il funzionamento dell’intestino, rimediando a problematiche di stitichezza.
Come consumare il mirtillo per combattere la stitichezza? Vediamo come fare. Per combattere la stitichezza potete bere, al mattino e a stomaco vuoto, un cucchiaio di succo di mirtillo. Potete anche preparare un decotto di mirtillo con 70 grammi di bacche portate in ebollizione in un pentolino colmo di acqua per 5 minuti.
Ottimo per regolare la motilità intestinale anche un macerato glicerinato di 40 gc da assumere due volte al giorno lontano dai pasti. Bene anche 40 gocce di tintura madre di mirtillo da prendere 2 volte al giorno in un bicchiere d’acqua o un estratto secco di mirtillo, da assumere in 60 grammi una volta al giorno lontano dai pasti.
Il consumo di mirtillo può avere delle controindicazioni particolari e in determinati soggetti? La risposta della medicina è sì. Ad esempio, per quello che riguarda in maniera particolare l’estratto secco di mirtillo nero, questo ha azione diuretica. Questa proprietà può essere benefica ma per alcune persone può favorire la formazione di calcoli renali da fosfati e ossalati. L’estratto secco di mirtillo nero deve quindi essere evitato dai soggetti predisposti alla calcolosi.
Le proprietà ipoglicemizzanti del mirtillo sono poi non benefiche per chi soffre di diabete e si sottopone già a una terapia farmacologica per la cura della malattia del metabolismo. Per cui i diabetici in cura, devono evitare di mangiare mirtilli.
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