Sentirsi svenire è davvero brutto. In quel momento così, dal nulla, un attimo prima siamo in piedi e poi ci risvegliamo a terra, senza capire cosa è successo. Perché si sviene? Ecco cosa dice la medicina.
Lo svenimento viene detto sincope. Si tratta di una perdita temporanea di conoscenza che avviene subito dopo aver avvertito giramenti di testa e, in certi casi, nausea. Il campo visivo diventa prima a puntini poi completamente nero e si cade a terra privi di conoscenza. Dopo uno svenimento si resta privi di sensi per un paio di minuti e poi ci si riprende.
Perché si sviene? Ecco cosa dice la medicina. La sincope è causata dalla diminuzione improvvisa dell’afflusso di sangue al cervello. Quando il cervello non riceve sangue a sufficienza, si perde conoscenza per un tempo breve, compreso tra pochi secondi e pochi minuti. Le cause di questa diminuzione di flusso sanguigno sono correlate a un evento scatenante a livello del sistema nervoso autonomo, che controlla la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. In pratica una causa esterna impedisce temporaneamente il corretto funzionamento del sistema nervoso autonomo per cui avviene il calo della pressione sanguigna e il successivo svenimento.
La detta causa esterna può rallentare o fermare il battito cardiaco per qualche secondo, con la conseguente e temporanea interruzione di flusso di sangue al cervello. Questo evento può essere più o meno banale come la vista del sangue, un forte caldo, un dolore improvviso e acuto, uno starnuto, una risata, un cambiamento di posizione, uno stress emotivo, una malattia, lo stare troppo in piedi. Si può svenire per la costrizione dell’arteria carotidea del collo, quando si gira la testa da un lato o si indossa un collare. Si può svenire quando si espleta un bisogno fisiologico o quando si tossisce. La sincope può essere anche il sintomo di una patologia cardiaca. Svenire può indicare un aumento del rischio dell’insorgenza di patologie neurologiche come la neuropatia diabetica o il morbo di Parkinson.
Se si sviene una volta sola, magari perché la vista del sangue durante analisi di routine ci ha impressionato, non c’è da preoccuparsi. Svenimenti maggiormente preoccupanti sono invece quelli dovuti a convulsioni, disturbi cardiaci, problemi dei vasi sanguigni collegati al cervello.
Cosa fare se ci si sente svenire? Sdraiarsi, sedersi, stringere i pugni, tendere le braccia o incrociare le gambe: ciò eviterà la sincope. Se qualcun’altro sviene accanto a noi, possiamo intervenire mettendolo sdraiato in posizione supina e tenendogli sollevate le gambe di 30 centimetri. Allentate alla persona svenuta abiti troppo stretti. Se non riprende conoscenza chiamate subito un’ambulanza.
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