La barbabietola è una radice che appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole da zucchero, ma presenta delle caratteristiche genetiche e nutrizionali che sono molto diverse.
Le barbabietole da zucchero sono di colore bianco e sono utilizzate molto comunemente per l’estrazione dello zucchero. Dalle barbabietole, invece, non si ottiene lo zucchero e sono di colore rosso intenso, molto spesso, infatti, il loro succo è utilizzato come colorante alimentare.
Mangiare le barbabietole, così come consumare il loro succo, apporta moltissimi benefici alla nostra salute, ottime alleate per il nostro organismo. I benefici che queste radici apportano le vedremo successivamente. Molte delle proprietà delle barbabietole sono dovute all’elevato contenuto di nitrati inorganici.
Calorie e valori nutrizionali delle barbabietole
Iniziamo con il dire che la barbabietola è decisamente ricca d’acqua, basta pensare al fatto che per 100 grammi di prodotto sono presenti circa 90 grammi di acqua.
Oltre all’acqua ovviamente sono presenti molti nutrienti differenti, tutti importanti per il nostro organismo. Le barbabietole apportano molte fibre, molte vitamine, in particolar modo la vitamina B9, comunemente detta acido folico e anche ottimi quantitativi di vitamina C. Tra i minerali, invece, il più abbondante è il potassio.
I principi attivi presenti in questo vegetale sono la betaina e la betanina.
Dato l’elevato quantitativo di acqua e il bassissimo contenuto di grassi, le barbabietole apportano solo 43 Kcal per 100 grammi, dunque possono anche essere integrate in una dieta ipocalorica. Hanno un indice glicemico medio, però data l’elevata presenza di fibre, anche soggetti diabetici possono consumare questa radice, ovviamente sempre senza abusarne, il carico glicemico, invece, è molto basso.
Benefici apportati dal consumo di barbabietole crude
- Riduzione della pressione sanguigna e di conseguenza prevenzione delle malattie cardiocircolatorie
- Prevenzione della stitichezza, favoriscono l’equilibrio intestinale
- Azione antiossidante
- Favoriscono la salute del fegato
- Velocizzano il metabolismo
- Azione disintossicante e depurativa
- Miglioramento delle performance fisiche
- Si possono mangiare le barbabietole crude?
Le barbabietole fresche devono essere sode e compatte, non devono presentare delle ammaccature o delle zone umide. Esse possono essere consumate in molti modi differenti, si prestano bene a molte ricette. Ad esempio, possono essere consumate arrosto, al vapore, bollite, in salamoia o anche crude.
Dunque si, le barbabietole possono essere consumate crude. Anzi sarebbe consigliato il loro consumo crudo, dato che contengono molti nutrienti che sono termolabili e idrosolubili, quindi quando si cuociono in acqua, e in generale le temperature elevate, possono determinare la perdita di gran parte dei nutrienti. Quindi, quando possibile, il consiglio è quello di preferirle a crudo o al massimo preferire una cottura a vapore, ma di pochi minuti.
Esistono molti modi per mangiare questa radice, si possono aggiungere delle fette di barbabietole alle insalate, o mangiate come contorno, si possono preparare dei frullati, si possono abbinare a dei formaggi, come antipasto, come zuppa. Insomma si possono utilizzare le barbabietole come più si preferisce. Evitare di condirle troppo.
Oltre ad essere utilizzate a scopo alimentare, le barbabietole possono essere utilizzate come colorante naturale.
Controindicazioni da consumo eccessivo di barbabietole
Le barbabietole in linea di massima non presentano particolari controindicazioni se consumate in modo corretto e in porzioni moderate. Sono ben tollerate, fatta eccezione per le persone che sono più inclini a sviluppare i calcoli renali e per chi è affetto dalla sindrome dell’intestino irritabile.
Le barbabietole contengono quantitativi abbastanza elevati di ossalati, questi possono determinare la formazione dei calcoli renali. Inoltre, gli ossalati, svolgono un’azione anti nutrizionale e vanno ad interferire con l’assorbimento di alcuni nutrienti, in particolar modo i minerali e le vitamine.
Oltre agli ossalati, le barbabietole, contengono i FODMAPs, che altro non sono che i fruttani, dei carboidrati a catena corta, che, tendono ad alimentare alcuni batteri intestinali, che a lungo andare possono causare degli spiacevoli scombussolamenti digestivi in soggetti sensibili, come ad esempio a persone affette dalla sindrome dell’intestino irritabile.