Il seitan è un prodotto alimentare che si ottiene dal frumento. Più precisamente è un concentrato di proteine di origine vegetale, ovvero il glutine. Si tratta di un prodotto molto utilizzato e apprezzato da coloro che intraprendono una dieta vegetariana o vegana, dato che non contiene proteine animali. Ovviamente il seitan può essere consumato anche da coloro che non seguono una dieta vegetariana e vegana.
Il seitan, dato il suo aspetto, si presta molto bene per la creazione di imitazioni della carne. L’impasto a base di glutine che si ottiene, può essere lavorato in vari modi per conferirgli forme differenti, ad esempio molto spesso gli si dà la forma di salsicce, bistecche, spezzatini e via dicendo. In linea di massima si tratta di un prodotto che non ha un sapore particolarmente deciso, per questo motivo all’impasto sono aggiunte una serie di spezie, in modo da conferirgli un sapore più deciso o anche più delicato.
Il seitan è molto semplice e veloce da cucinare. Questo perché è un prodotto precotto. La precottura durante la sua produzione è necessaria, poi generalmente la cottura successiva viene effettuata sulla griglia o sulla piastra, ma si presta anche a tante altre preparazioni.
Quando si cuoce il seitan alla piastra sarebbe bene evitare la formazione delle tipiche bruciature sulla sua superficie, non particolarmente salutari, dato che in questo modo si andrebbero ad annullare i presunti benefici apportati dal seitan.
Questa sua somiglianza alla carne è da attribuire alla presenza di due proteine vegetali. Il glutine a sua volta è formato da queste due proteine che sono le gliadine e le glutenine, e che conferiscono al prodotto una consistenza elastica, morbida, ma allo stesso tempo resistente. Il sapore del seitan è più delicato rispetto alla carne, ma il potere nutrizionale è decisamente inferiore.
Ovviamente data la sua produzione a base di glutine, è assolutamente da evitare nel caso di celiachia. Da evitare si in casi di intolleranze lievi che consistenti al glutine.
Per coloro che, invece, non sono affetti da questa intolleranza, il seitan sarà un prodotto facilmente digeribile e di facile assorbimento. L’amminoacido limitante di questo prodotto, come nel caso del frumento è la lisina, è dunque carente. Ma non c’è da preoccuparsi!
Una carenza di lisina è facilmente colmata quando si assumono altre fonti proteiche, sia vegetali che animali. Ad esempio si possono consumare i legumi, le uova, i formaggi, a seconda che si sia adottato un regime vegetariano o vegano. Ancora, si può aggiungere la salsa di soia, si può consumare il tofu, in questo modo andremo a colmare le carenze amminoacidiche.
Nel seitan alcune vitamine non sono particolarmente presenti. Ad esempio scarseggia la vitamina B12, tra i minerali, invece, scarseggia il ferro. Non a caso sono due componenti spesso carenti nell’alimentazione di un vegano. In questi casi generalmente o si tende ad associare il seitan ad altri alimenti o è possibile consumare degli integratori, però sempre meglio chieder ad un medico.
Tra le vitamine più presenti, invece, citiamo la tiamina e la niacina, che appartengono alle vitamine del gruppo B. Tra i minerali, i più abbondanti sono potassio e magnesio.
Il seitan non contiene colesterolo. Le fibre sono presenti in piccole quantità, e anche i grassi non sono particolarmente elevati.
Il seitan purtroppo non è il cibo dei miracoli e delle meraviglie. Innanzitutto il seitan non può essere in nessun modo assolutamente considerato un sostituto della carne data la sua povertà di nutrienti. Il contenuto nutrizionale della carne non è minimamente paragonabile a quello del seitan e consumando solo quest’ultimo in sostituzione totale delle carni l’organismo rischierebbe di incorrere in gravi carenze dal punto di vista nutrizionale.
L’unica alternativa, se proprio si vuole eliminare la carne dalla propria dieta, è mangiare il seitan nello stesso piatto con i legumi, per così assimilare un maggior numero di aminoacidi essenziali per l’organismo. Il seitan non è poi adatto all’alimentazione dei celiaci.
Spesso, a causa di intolleranze, malattie o semplicemente per credo intellettuale in merito allo stile di vita alimentare, si cercano alimenti pronti a sostituire quelli di uso comune tra i fornelli. Chi soffre di celiachia ad esempio deve stare ben lontano dal glutine. Ebbene in questo caso il seitan è veleno per i celiaci: il seitan infatti non è altro che un impasto a base di glutine puro. Il glutine poi può creare problemi anche a chi non soffre di celiachia: se assimilato con costanza, il glutine può poi causare anche tiroiditi e patologie autoimmuni.
Attenzione a mangiare seitan in grandi quantità: il seitan ha controindicazioni anche per quello che riguarda l’abuso del suo consumo. Mangiandone troppo, l’organismo tenderà a non digerirlo con facilità e si verificheranno quindi problemi all’apparato digerente.
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