Quando si parla di vitamina D ci si riferisce ad un gruppo di pro-ormoni liposolubili. A questo gruppo appartengono 5 vitamine, esse sono, vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Le due forme più importanti per il nostro organismo sono la vitamina D2, detta ergocalciferolo, e la vitamina D3, detta colecalciferolo. Il colecalciferolo, deriva dal colesterolo, ed è sintetizzato negli organismi animali, mentre l’ergocalciferolo è di provenienza vegetale.
E’ luogo comune pensare che per assumere un quantitativo maggiore di vitamina D sia necessario mangiare più alimenti che la contengono. In realtà la maggior parte della vitamina D è sintetizzata proprio dal nostro organismo attraverso la pelle una volta esposta al sole.
La vitamina D che introduciamo nel nostro organismo mediante l’alimentazione è in una forma biologica non attiva, per la sua attivazione sono necessarie due reazioni di idrossilazione, per ottenere la forma attiva che è il calcitriolo.
La vitamina D è indispensabile per l’assorbimento del calcio e del fosforo.
La vitamina D svolge la sua azione protettiva principalmente nei riguardi delle ossa, dato che facilita l’assorbimento del calcio. Ma questo non è l’unico beneficio che apporta la vitamina in questione.
Un altro beneficio apportato dall’assunzione della vitamina D è la sua protezione per i denti.
Lo smalto dei denti è costituito in larga parte da minerali in particolare da calcio, potassio, sodio e fosforo. Molto utile anche come prevenzione per le carie.
Molto utile anche per la sua azione antibatterica, stimola il sistema immunitario, prevenendo molte malattie infettive.
La vitamina D, come già accennato, si assorbe in due modi. Il quantitativo maggiore di vitamina D è sintetizzato dal nostro organismo a seguito all’esposizione ai raggi solari.
Dunque quando si manifesta una carenza di questa vitamina, sarebbe importante esporsi un di più al sole. L’altro modo per assumere questa vitamina è quello di andare a consumare alcuni alimenti, che contengono la vitina D in elevate quantità.
La vitamina D che viene assorbita dagli alimenti è una minima parte rispetto a quella che, invece, è sintetizzata dalla nostra pelle. Inoltre, quando si presenza una carenza vera e propria, un medico potrebbe suggerire di assumere un integratore. Questi integratori non dovrebbero mai essere assunti senza un parere medico, perché possono provocare dei danni irreparabili alla nostra salute.
Vediamo quali alimenti sarebbero consigliati per prevenire una carenza della vitamina D.
Olio di pesce, ad esempio l’olio di fegato di merluzzo è ricco di vitamina D.
Durante il primo anno di vita, i bambini devono assumere la vitamina D. Questo perché non ne sintetizza abbastanza. Ciò è dovuto sia ad una mancata esposizione solare, sia per il tipo di alimentazione. Per questa ragione molti pediatri consigliano ai neogenitori di integrare la vitamina per il primo anno di vita o, se necessario, anche per tempi più lunghi.
Mai somministrare integratori vitaminici di testa propria, bisogna sempre chiedere un parere ad un medico esperto.
Lo stesso discorso può essere fatto per gli anziani, anche loro come i bambini, molto spesso tengono a non esporsi sufficientemente al sole, o perché allettati, o perché non hanno modo di uscire, insomma per svariati motivi. La carenza inoltre potrebbe essere data anche da un’alimentazione non corretta, gli anziani tendono a mangiare meno. Anche in questo caso l’integrazione deve essere consigliata da un medico.
Una carenza di vitamina D può determinare una serie di sintomi nel soggetto in questione.
In alcuni casi i sintomi sono più evidenti, in altri meno. I sintomi principali che si manifestano sono la debolezza muscolare e dolore alle ossa.
Quando la carenza è più grave i sintomi e anche le conseguenze possono essere molto più gravi. Una carenza di vitamina D può essere collegata a rischi maggiori come:
-Morte a causa di malattie cardiovascolari
-Deficit cognitivo negli anziani
-Asma grave nei bambini
-Cancro
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