Cosa succede quando prendi la scossa? Il passaggio di elettricità nell’organismo degli esseri umani ha effetti diversi a seconda del voltaggio, dei tessuti interessati e dalla durata del contatto. Non parliamo quindi delle comuni scossette, che si verificano quando tocchiamo materiali con una carica elettrica diversa dalla nostra, ma di vere e proprie scosse ad alta intensità.
La scossa può provocare dei danni più o meno seri e a volte può portare persino alla morte. La maggior parte degli episodi poi avviene sul posto di lavoro, ma a volte è possibile che si verifichino anche fra le mura domestiche. Esistono degli accorgimenti da adottare per limitare i danni?
La scossa elettrica riguarda gli effetti che una scarica di corrente provoca sul corpo umano. Quando la scarica è artificiale, ovvero deriva da fili elettrici o lampadine, si parla di folgorazione. Quando invece è naturale si parla di fulminazione. Quando la corrente attraversa il corpo umano si possono verificare delle contrazioni muscolari e/o delle ustioni.
Nel primo caso, è il passaggio di una forte scarica a provocare contratture violente che possono provocare paralisi e addirittura arresto cardiaco o morte per asfissia. La corrente elttrica è in grado di riscaldare l’organismo umano provocando ustioni più o meno gravi. Le conseguenze saranno letali se per esempio interesseranno organi vitali come il cervello, i polmoni oppure il cuore. Le correnti alternate che hanno un potenziale che supera i 250 volt sono le più pericolose.
La scossa elettrica può verificarsi in diverse situazioni e spesso alla base ci sono delle distrazioni oppure semplice ignoranza. Per esempio i bambini possono avere un contatto diretto con le prese di casa oppure con dei fili elettrici scoperti. Anche agli adulti però capita di entrare in contatto indiretto con la scossa: basta toccare un elettrodomestico carico di elettricità.
Anche per questo bisogna sempre prestare attenzione a staccare la spina ogni volta che si tenta di riparare da soli qualsiasi tipo di apparecchio elettrico. Per non parlare dell’utilizzo di elettrodomestici pericolosi come radio o phon o simili vicino a fonti d’acqua.
Ogni abitazione e locale commerciale è dotato di un dispositivo salvavita che scatta ogni volta che la corrente supera un determinato voltaggio. Se il salvavita non è entrato in funzione, sarà necessario bloccare la fonte energetica staccando il cavo elettrico oppure togliere la corrente dall’interruttore generale. Se la vittima è ancora sotto tensione, non bisogna mai toccarla con le mani oppure con oggetti non isolanti. Si può usare un materiale non conduttore come il legno e la plastica per allontanarla dalla sorgente della scarica.
Se la situazione lo permette, è possibile trasportare la persona colpita dalla scossa al pronto soccorso oppure chiamare l’ambulanza. Occorrerà invece agire in modo tempestivo che c’è un arresto cardiaco in corso. In questo caso si deve effettuare la rianimazione cardiopolmonare per permettere al cuore di ripartire e all’ossigeno di fluire di nuovo nei polmoni.
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