Ci sono alimenti che, più di altri, rappresentano degli elisir di salute. Tra questi rientra il peperoncino. Se sei qui, molto probabilmente hai sentito dire che mangiare peperoncino dimezza il rischio di morte. Cosa c’è di vero? Scopriamolo assieme nelle prossime righe.
Il peperoncino è un vero concentrato di benefici per la salute. Ad approfondirli ci hanno pensato, nel corso degli anni, diversi studi. Tra questi spicca un lavoro di ricerca italiano, che ha visto impegnata un’equipe di esperti dell’Irccs di Pozzilli, che ha lavorato in collaborazione con ricercatori dell’ISS, dell’Università dell’Insubria e del Centro Cuore Mediterranea di Napoli.
Lo studio in questione, i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine del Journal of American College of Cardiology nel dicembre 2019, è partito con l’analisi dell’associazione tra assunzione di peperoncino e rischio di morte.
Gli esperti, nello specifico, si sono focalizzati sulla situazione di un campione di 22.811 soggetti di ambo i sessi – tutte persone arruolate nello studio Moli-Sani – e, tramite un questionario sulla frequenza alimentare, hanno ricavato i dati relativi all’assunzione di peperoncino.
A un follow up mediano di 8,2 anni, gli studiosi hanno rilevato 1.236 decessi. Per quanto riguarda gli effetti dell’assunzione di peperoncino, è stato possibile trovare un’associazione inversa tra consumo frequente di questo alimento – più di quattro volte a settimana – e rischio di cardiopatia ischemica e cerebrovascolare. Inoltre, l’associazione tra consumo di peperoncino e mortalità totale è risultata più forte nei soggetti che non soffrivano di ipertensione.
Come specificato da una delle autrici dello studio, ossia la Dottoressa Marialauro Bonaccio, la protezione derivante dal mangiare peperoncino è alta a prescindere dalla dieta seguita dal singolo individuo che, di base, può essere più o meno sana.
Il peperoncino, grazie al suo principio attivo capsaicina, si contraddistingue pure per proprietà antidolorifiche e antibatteriche. Quando lo si descrive, è opportuno citare anche la presenza di vitamina C o acido ascorbico, antiossidante portentoso nonché alleata dell’efficienza del sistema immunitario.
Tra gli altri antiossidanti che possiamo trovare c’è la vitamina E, ma anche la vitamina A, fondamentale per la bellezza della pelle e per l’efficienza della vista. Per quanto riguarda i micronutrienti, è bene rammentare la presenza di vitamine del gruppo B, che aiutano tantissimo il metabolismo, e di folati, la cui assunzione è consigliata in gravidanza per prevenire problemi al tubo neurale del nascituro.
Concludiamo facendo presente che il peperoncino può interferire con l’azione di alcuni farmaci, come per esempio gli ACE inibitori. Per questo motivo, prima di iniziare ad assumerlo è opportuno consultare il proprio medico curante.
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