I batteri si annidano ovunque e non proliferano solo sulle superfici. Ci sono alte probabilità di trovarli anche negli alimenti di maggior consumo, nei cibi che tutti noi portiamo sulle tavole delle nostre case ogni giorno.
Attenzione a un batterio mortale in particolare: in quali pasti si può nascondere? Ecco una lista di alimenti da tenere sempre sotto controllo: le allerte alimentari e le infezioni non sono da prendere sotto gamba.
Batterio mortale, i pasti in cui si nasconde
La listeriosi è molto diffusa e grave, ma spesso viene trattata con minore attenzione rispetto al botulino. La listeriosi è un’infezione alimentare provocata dal batterio Listeria monocytogenes ed è stata riscontrata in gran parte dell’Europa. Dati alla mano, secondo il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell’Istituto Superiore di Sanità la listeriosi provoa il 17% di mortalità e il 91.6% di ricoveri.
I sintomi sono variabili e iniziano con malattie gastroeneteriche che se non curate sfociano in meningiti e setticemie. Le conseguenze drammatiche aumentano se a contrarre l’infezione è una donna incinta: rischia l’alborto, la nascita di un neonato con meningite oppure prematuro. Va sottolineato che la listeriosi non ha conseguenze gravi nei soggetti sani, mentre colpisce con maggior forza i gruppi di popolazione a rischio. Come gli anziani e gli immunodepressi.
Come si contrae la listeriosi
La listeria è presente nell’ambiente e può finire nelle nostre pietanze durante la preparazione domestica. La cottura è una delle forme di prevenzione più efficaci, mentre negli alimenti pronti può rappresentare un rischio. Durante la lavorazione e la manipolazione industriale vanno seguire in modo corretto e scrupoloso le pratiche igieniche proprio per evitare la contaminazione.
L’attenzione maggiore va rivolta ai formaggi molli ed erborinati e al pesce affumicato. Anche se quest’ultimo viene conservato a basse temperature, il batterio si moltiplica lo stesso. Il consiglio del Dipartimento è quindi di partire dalla prevenzione, soprattutto nelle mense ospedaliere. Fuori dai menù formaggi non stagionati come mozzarella e stracchino, per esempio. Cautela anche con i wurstel, che vanno conservati previa cottura.