Naglaa Mohamed era molto felice di essere rimasta incinta di due gemelle, anche se la sua gravidanza si è rivelata difficile fin dai primi passi. Nessuno però poteva sospettare che cosa le sarebbe accaduto in seguito.
I medici hanno infatti scoperto solo dopo il parto che una delle due bambine aveva due teste. Le complicazioni sono iniziate già durante il travaglio, quando gli specialisti hanno annunciato a Naglaa che avrebbe dovuto partorire una delle due gemelline con il cesareo.
Naglaa Mohamed era sicura e tranquilla della sua gravidanza: non aveva alcun sospetto di quanto sarebbe avvenuto mesi più tardi, subito dopo il parto. Durante il travaglio, i medici hanno intuito che qualcosa non andava e hanno subito avvisato la donna della prima difficoltà. Le due gemelle che portava in grembo non sarebbero mai potute nascere allo stesso modo. Per la prima si è optato per il parto naturale, mentre per la seconda il cesareo.
Dopo la nascita della prima bimba, i medici hanno iniziato il cesareo e proprio in quel momento si sono resi conto di quanto la situazione fosse grave. La seconda gemella aveva due teste, l’una attaccata all’altra. Una condizione rara che ha reso la piccola Manar ancora più unica. “Ero davvero spaventata e preoccupata per lei”, ha detto Naglaa a Oprah Winfrey. La scoperta è stata duplice: Manar non aveva solo una testa in più, ma un vero e proprio fratellino. Il bambino sottosviluppato era in grado infatti di sorridere e muovere le palpebre, ma non sarebbe mai potuto sopravvivere senza il corpo della sorella.
Naglaa era ancora più preoccupata, ma ha capito subito di aver dato alla luce in realtà tre bambini. Al piccolo sottosviluppato è stato dato il nome Islam: era dotato di bocca, cervello, naso e occhi. Purtroppo non aveva alcun corpo. I medici hanno subito informato la donna che Manaar e Islam soffrivano di craniopagus parasiticus, una patologia in cui uno dei due gemelli siamesi non sviluppa il proprio corpo.
La situazione è diventata sempre più tragica e la donna ha dovuto fare i conti con un bivio. La crescita di Manar infatti sarebbe stata compromessa per sempre dalla presenza del fratello, che in quanto senza corpo continuava ad assorbire anche la forza vitale della sorellina. Per questo i medici non potevano far altro che dividere i due bambini con un intervento.
Un’operazione più che difficile che mai prima di allora aveva permesso ad entrambi i gemelli di sopravvivere. Islam purtroppo non avrebbe mai potuto avere una vita dignitosa, ma il rischio era che anche Manar non riuscisse a superare l’intervento. Per fortuna tutto è andato bene e Manar è diventata la prima bimba ad essere sopravvissuta ad un’operazione chirurgica così complessa.
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