Storia di un cane trovato durante un blitz dei carabinieri

Quello che i carabinieri, della Squadra Mobile di Catania, hanno trovato durante un blitz è a dir poco sconcertante.

Un piccolo cagnolino infatti si trova rannicchiato in un angolo in condizioni pietose. Il piccolo è, infatti, denutrito, pieno di lividi e magro al punto tale che le ossa del costato sono visibili a occhio nudo. Il motivo di tutto questo? La crudeltà del suo padrone che ha deciso di lasciarlo morire di fame e di sete per chissà quanti giorni solo perché impegnato a fare altro.

Il blitz dei carabinieri aveva come scopo quello di indagare il giro di stupefacenti in quartiere di Catania che detiene il record per lo spaccio di sostanze stupefacenti, mai avrebbero pensato di trovare un cane in quelle condizioni.

Dal verbale dei carabinieri emerge tutto il loro sbigottimento e tutta la pena per quel povero cagnolino in fin di vita. Una volta ritrovato, il piccolo, un bull terrier inglese che per nome aveva “Gibby” è stato preso in carico dai militari e portato subito da un veterinario facente parte di un’associazione di volontari dal nome “Rifugio di Concetta”. Il cagnolino, dalla diagnosi del medico veterinario emerge che il cagnolino presentava: “stato cachettico, non deambulante, permanendo in stato di decubito laterale, presenta ottundimento del sensorio con emissione di feci emorragiche che imbrattano la regione perianale; le mucose apparenti si presentano estremamente pallide con anemia conclamata e grave stato di disidratazione; sul mantello dell’animale si riscontrano numerose pulci”.

Per prima cosa il cane, molto disidratato, viene sottoposto a delle flebo che gli permettono in questo modo di assumere liquidi, la terapia, e anche sostanze nutritive. Poi viene sottoposto ad un vermifugo e un antipulci e anti zecche. Ma purtroppo inutili si sono rivelate tutte le cure, perchè nonostante queste il cucciolo è morto la stessa sera in cui è stato ritrovato a causa del grave stato di anemia e disidratazione, riconducibile ad una mancata alimentazione protratta per almeno 10 giorni prima del decesso e ad non aver assunto acqua per almeno 3 giorni.

In seguito a questa vicenda, i militari hanno provveduto a denunciare il proprietario, un pregiudicato catanese di 25 anni, con l’aggravante non solo dell’abbandono di animale, ma anche della morte del cane perchè le evidenti omissioni nella cura del piccolo hanno, di fatto, causato la sua morte prematura.

Albina Wolf

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