Roberto Mancini, oggi commissario tecnico della Nazionale Italiana che sarà anche impegnata nell’impegno degli Europei, posticipati di un anno nell’estate 2021 a causa della pandemia, è stato un calciatore di grande talento, tra i più rappresentativi degli anni 80 e 90, prima di diventare un allenatore di successo.
Roberto Mancini è nato a Jesi (Ancona) il 27 novembre 1964, ed è cresciuto calcisticamente nelle file del Bologna, dove esordisce a soli 16 anni in prima squadra, prima di passare alla Sampdoria dove assieme al suo compagno di squadra Gianluca Vialli (verranno ribattezzati i gemelli del gol) scriverà pagine indelebili dei blucerchiati: anche grazie all’apporto di quest’ultimo permetterà alla Doria di vincere il primo scudetto, 5 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana e 2 Coppe delle Coppe.
Nel 1997 passa alla Lazio, dove in 3 stagioni eguaglia i successi ottenuti a Genova, vincendo un altro scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Uefa ed una Coppa delle Coppe.
Si ritirerà dopo una fugace esperienza al Leicester, in Inghilterra, per intraprendere la carriera da allenatore, dapprima come vice di Eriksson, sulla panchina della Lazio per poi passare ad allenare la Fiorentina, dove si aggiudicherà la Coppa Italia, che vincerà di nuovo nel biennio alla Lazio. Seguiranno le proficue esperienze all’Inter, intervallate da quella al Manchester City (dove otterrà la vittoria del campionato), Galatasaray e Zenit.
Dal 2018 è il commissario tecnico della Nazionale, incaricato a risollevarla dopo il problematico periodo sotto la gestione Ventura, che ha mancato l’appuntamento al Mondiale.
Roberto Mancini è stato a lungo sposato con Federica Morelli, che lo ha reso padre di Filippo, Andrea e Camilla. Roberto ha avviato le pratiche di separazione il 26 giugno 2015. Dal 2016 è legato sentimentalmente a Silvia Fortini.