Rui Patricio, portiere titolare della nazionale Portoghese e nella lista convocati per Euro 2020, attualmente milita nella compagine inglese del Wolverhampton, anche se è un calciatore molto appetito dalla Roma di Mourinho.
Rui Patricio, all’anagrafe Rui Pedro dos Santos Patrício, è nato a Leiria, comune di Marrazes, in Portogallo il 15 febbraio 1988, nel 2001 entra a far parte nel settore giovanile dello Sporting Lisbona, una delle compagini lusitane più titolate. Debutta in prima squadra nella stagione 2006/2007, il 19 novembre 2006, contro il Maritimo e da quella successiva si guadagna sempre più spazio. Nel 2009 in una partita di Champions contro il Twente segna un gol allo scadere che permette ai suoi di passare il turno, anche se la rete viene attribuita al calciatore avversario Peter Wisgerhof come autorete.
In totale resta allo Sporting fino al 2018, e conquistando ben 466 presenze in tutte le competizioni, prima di passare al Wolverhampton proprio nell’estate del 2018.
Curiosamente indossa la casacca numero 11, solitamente utilizzata dagli attaccanti, lasciando libera la 1, indossata a lungo da Carl Ikeme, ritiratosi a causa della leucemia.
Rui Patricio è il portiere con più presenze nella nazionale portoghese: convocato come riserva agli europei del 2008, ha debuttato due anni dopo ed è stato decisivo in quello vinto nel 2016, contro la Francia in finale: una sua parata su Griezmann, decisiva per la conquista del titolo, è stata immortalata in una statua nella sua città di origine.
Portiere di esperienza, bravo tra i pali e complessivamente completo nelle sue caratteristiche e più che discreto anche con i piedi, è dotato di una buona personalità che gli consente di comandare la difesa con una certa abilità. E’ alto quasi 190 cm.
Rui Patricio è sposato con la psicologa Vera Ribeiro, in passato è stato legato a Joana Pereira.