Se pensiamo alle nostre preparazioni in cucina, certamente siamo abituati al metodo di cottura della bollitura. Utilizzare la bollitura significa generalmente riempire una pentola capiente di acqua, porla sul fornello e accendere il fuoco a fiamma alta. Quando l’acqua bolle, vi getteremo dentro i nostri alimenti da cuocere, in genere pasta o verdure. A cottura terminata si tende solitamente a gettare via l’acqua di cottura. Ma se a qualcuno verrebbe in mente di conservarla e magari anche di assimilarla? Cosa potrebbe accadere? Cosa succede se bevi l’acqua di cottura? Ecco la risposta.
L’acqua in cui cuociamo i nostri alimenti come le verdure, è molto preziosa. Nell’acqua di cottura si disperdono le vitamine e i minerali dei vegetali quindi berla significa assimilare questi nutrienti. Ci sono poi alcuni vegetali la cui acqua di cottura ha effetti particolarmente benefici sull’organismo se sorseggiata.
Bere l’acqua di cottura delle patate aiuta il corpo a neutralizzare i succhi gastrici per cui si rivela molto utile per combattere la gastrite. L’acqua di patate può essere inoltre utilizzata come soluzione depurativa per purificare l’intestino ed eliminare le tossine. Due bicchieri al giorno di acqua di patate aiutano ad eliminare l’acido urico nelle articolazioni. Bere acqua di patate previene la formazione di calcoli renali, riduce la sensazione di pesantezza e le infiammazioni.
Bere l’acqua di cottura della cicoria ha proprietà depurative e disintossicanti, combatte le infiammazioni, protegge il fegato, stimola la digestione e regola il transito intestinale. Quando si fa bollire la cicoria l’acqua di cottura non andrebbe mai buttata. La cicoria in cottura rilascia nell’acqua l’inulina, sostanza particolarmente benefica per l’intestino. L’acqua di cicoria aiuta contro la costipazione e riduce il colesterolo e i trigliceridi nel sangue.
Bere l’acqua della cottura dei broccoli significa fare un pieno di nutrienti e di vitamine. Dopo la preparazione degli ortaggi la si può conservare in un barattolo e metterla qualche giorno in frigorifero quindi utilizzarla come brodo vegetale per un risotto, per la cottura della pasta, per un minestrone. Bevendo acqua di broccoli si assume vitamina C, potente antiossidante che svolge un ruolo essenziale nella formazione del collagene cutaneo. Bere acqua di broccoli aiuta inoltre in maniera particolare la digestione. L’acqua di cottura dei broccoli è quindi particolarmente preziosa.
Bere acqua di carciofi significa fare bene al fegato e ai reni. L’acqua di cottura dei carciofi stimola le funzioni renali, le funzioni epatiche e quelle intestinali, purifica il sangue, abbassa il colesterolo LDL, aiuta ad espellere le tossine dall’organismo. L’acqua di cottura dei carciofi per la sua funzione depurativa si può bere sotto forma di tisana utile a sgonfiare la pancia e a riattivare la circolazione sanguigna. Si possono inoltre aggiungere in cottura dei finocchi per potenziare l’effetto depurativo dell’acqua di cottura. La tisana a base di cottura di carciofi e finocchi si può bere calda lontano dai pasti, per eliminare le scorie dall’organismo.
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