Con l’arrivo della bella stagione arriva nei supermercati e nei mercati ortofrutticoli la frutta di stagione come: l’anguria, le ciliegie, le fragole e albicocche. Ovviamente, ogni frutto ha le proprie proprietà e le proprie vitamine, ma possono contenere degli allergenici; basti pensare che le persone che sono allergiche alle fragole a causa della presenza degli acheni: semi di colore giallo abbastanza evidenti.
Un tipo di frutta che può causare una reazione grave è la pesca; essa contiene allergenici sia nella buccia sia all’interno del frutto stesso. La reazione allergica può variare a seconda del soggetto, i casi più comuni sono il prurito solo con il tatto o dopo l’inserimento, gonfiore, problemi gastrointestinali o, in casi più gravi, può portare allo shock anafilattico. Un tipo di frutta che risulta essere molto rischioso è il kiwi. Questo frutto con il suo sapore agrodolce, conquista la maggior parte della popolazione, dai più grandi ai più piccoli. Ricco di potassio, il kiwi contiene anche vitamina C, calcio, fosforo, vitamina K, e contiene una grande quantità di acqua.
Secondo il centro di ricerca Humanitas il kiwi sembrerebbe proteggere da alcuni sintomi come l’asma e vari problemi a livello respiratorio; grazie al potassio aiuta a proteggere la salute cardiovascolare. Ma bisogna fare attenzione alle possibili controindicazioni. Il kiwi conterrebbe anche ossalati che assunti in grande quantità possono portare alla creazione di calcoli renali. Per questo è sconsigliata l’assunzione a chi soffre di problemi a livello renale o alla cistifellea. Inoltre è sconsigliata l’assunzione di questo frutto se si stanno assumendo dei farmaci per curare l’ipertensione, anticoagulanti. Di particolare attenzione riguarda i soggetti allergici perché il kiwi contiene la cosiddetta sindrome lattice: chi è allergico ai latticini dovrebbe stare attento al consumo di questo frutto.
Il Kiwi è consigliato per la vitamina C. Per chi ha carenza di questa vitamina potrebbe comportare a una condizione che si chiama “scorbutico”. Si tratta di una malattia che potrebbe comportare apatia, anemia, inappetenza fino ad arrivare alla presenza di dolori a livello muscolare ed emorragie sottocutanee in casi estremi.
Inseriamo in questa lista di frutti da evitare se si assumono determinati farmaci il succo di pompelmo. Quest’ultimo interagisce con diversi farmaci e può provocare un aumento della loro azione, inclusi gli effetti indesiderati. Non bisogna assumere succo di pompelmo neanche dopo qualche ora l’assunzione di determinati farmaci poiché può provocare problemi con la terapia in uso. Possiamo fare un piccolo elenco di farmaci che entrano in contrapposizione con questo frutto come: antibiotici, ansiolitici, immunodepressivi, farmaci anti-impotenza e il metadone.
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