La cucina costituisce una parte della propria abitazione di estrema importanza ma anche una di quelle per forza di cose più soggette a sporcarsi, per ovvi motivi, essendo l’area maggiormente adibita alla preparazione e anche allo smaltimento dei cibi e dei rifiuti. Non solo, la cucina è anche tra le aree della casa che nel corso dei decenni hanno visto una più concreta evoluzione tecnologica, con elettrodomestici e strumenti che sono sempre più evoluti, come il piano cottura, ossia la zona adibita ai caratteristici fornelli, che oramai sono decisamente diversificati rispetto al passato, e per questo motivo pulire un piano cottura potrebbe non essere così semplice e scontato.
Infatti ad oggi esistono piani cottura in vetroresina, elettrici, a induzione e quelli più comuni, ossia a gas, tutti sviluppati in materiali differenti e che quindi necessitano di una cura abbastanza specifica.
Per quanto riguarda ad esempio quelli a gas, concepiti nella quasi totalità dei casi su un piano in acciaio, è consigliabile utilizzare il bicarbonato, da stendere sull’acciaio con una spugna inumidita con acqua, oppure utilizzare una soluzione composta da acqua e aceto, da asciugare rapidamente dopo l’utilizzo. Mai utilizzare una spuglia abrasiva, ma solo una morbida. Le griglie solitamente vanno pulite “meno spesso”, in questo caso è consigliabile fare uso di acqua calda e aceto bianco, immergendole in una soluzione così composta per almeno 20 minuti.
In caso di macchie tenaci, è possibile porre una “pasta” formata da acqua e bicarbonto direttamente sulla macchia e lasciarla agire per alcuni minuti prima di rimuoverla.
Per i piani cottura ad induzione è opportuno utilizzare prevalentemente acqua distillata e un panno delicato, per evitare di rovinare la superficie, al massimo possiamo fare ricorso ad una soluzione formata da acqua e succo di limone. Trattandosi di una superficie completamente liscia, questa va preservata dalla comparsa di macchie e unto, quindi è sempre opportuno rimuovere lo sporco appena possibile.
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