Il caffè è una bevanda ottenuta grazie alla macinazione dei semi di alcune specie di alberi tropicali che appartengono al genere Coffea. Questo tipo di pianta fa parte della famiglia botanica delle Rubiacee, ovvero un gruppo di angiosperme che comprende oltre 600 generi e 13 500 specie. All’interno del genere Coffea sono identificate più di 100 specie e commercialmente sono presentate diverse varietà. Tra le più conosciute ci sono l’arabica e la robusta.
Il caffè è una delle bevande più amate dagli italiani, i quali lo consumano la mattina, accompagnato alla colazione, o il pomeriggio, magari approfittando della pausa in ufficio.
Un buon espresso più essere gustoso ad ogni ora del giorno. Molti ne gustano il sapore appena svegli, perché il caffè aiutare a risvegliare i risvegliare i sensi e prepararci per la giornata. Il caffè è anche consumato in qualsiasi momento del giorno per il giusto piacere di prendere una pausa. Condiviso con amici e parenti, offerto con dolci e leccornie, caffè è quella bevanda alla quale nessuno sa resistere!
I tipi di acqua cambiano il sapore del caffè
Se anche voi siete amanti del caffè, vi sarà capitato di notare che non sempre ha lo stesso sapore. È vero che i chicchi di caffè vengono tostati in modi diversi in modo tale da renderli più scuri, e quindi dare un sapore diverso al prodotto finale, ma è anche vero che l’acqua utilizzata per fare un espresso è responsabile di questo cambio (a volte fastidioso).
Se due espressi sono preparati con due diversi tipi di acque, con diversi tipi di ph e residuo fisso, allora il sapore sarà completamente differente. Cos’è il residuo fisso? Non è altro che quel depositato, composto da sali di calcio e magnesio, che si ottiene dopo l’evaporazione di una certa quantità d’acqua. In poche parole, si tratta della durezza dell’acqua.
Per quanto riguarda il ph, un’acqua con un valore più acido, ovvero al di sotto di 7, sarà acida e con questa si rischia di corrodere certi metalli delle caldaie delle macchine del caffè. L’acqua con ph basico invece, ovvero al di sopra di 7, forma le incrostazioni.
Quale acqua è la migliore per fare il caffè?
Parliamo di acqua che non abbia un valore acido troppo alto e che non sia “dura”. Molti preferiscono usare l’acqua imbottigliata e altri l’acqua del rubinetto che, però, poterebbe avere una quantità di cloro troppo alta.
Se l’acqua del rubinetto ha i giusti valori, allora si può usare tranquillamente per non rovinare il gusto del caffè.
Secondo gli esperti, le acque da scegliere per avere un buon caffè hanno tra i 12,5 e i 14,5 °F di durezza, un residuo fisso compreso tra i 75 e i 250 mg/l, il calcio tra i 17 e gli 85 mg/l, il sodio inferiore ai 10 mg/l, mentre il ph ottimale è compreso tra 6,5 e 7,5.
Se l’acqua del vostro acquedotto non offre valori ottimali per la preparazione del caffè potete installare un apparecchio per la purificazione, o semplicemente, usare l’acqua in bottiglia, facendo attenzioni ai valori mostrati sull’etichetta. L’acqua oligominerale piatta è tra le più gettonate. Ricordate che deve essere fresca e nella giusta quantità che richiede la macchina da caffè.