Pazzesco quello che sta succedendo ai prelievi Bancomat: le tendenze in atto fanno pensare che in futuro non sarà più possibile farli. Non si tratta solo della volontà di spingere sulla moneta elettronica e sui tracciamenti di tutte le operazioni, che servono a limitare al minimo il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale.
Bensì scelte precise delle banche e ulteriori richieste avanzate dalle stesse all’Antitrust danno ragione di credere che potrebbe diventare sempre più difficile, quasi impossibile, prelevare al Bancomat. Non siamo al punto del blocco dei prelievi per problemi legati ad aspetti socio-politici, ma di fronte ad una crescente difficoltà. Vediamo da cosa è determinata.
Prelievi, ecco perché è sempre più difficile
Le banche stanno diminuendo rapidamente e costantemente la loro presenza sui territori. È un fenomeno chiamato debancarizzazione e non ha nulla a che fare con i prelievi, ma a va a colpirli in modo fortissimo. Per contenere le spese, infatti, molta dell’attività bancaria si sta spostando online. E questo a discapito delle attività delle filiali, che vengono ritenute sempre più come un costo e non come una risorsa dai board decisionali degli istituti di credito.
Già in alcune zone d’Italia, in moltissimi comuni, non sono più presenti filiali di banche ed è diventato impossibile prelevare. Qualche tempo fa un approfondimento di Repubblica parlava di alcuni comuni dell’Umbria, ma accade regolarmente anche in Calabria, in Puglia e nei comuni montuosi maggiormente isolati. Le persone in questi casi fanno chilometri e inseriscono il prelievo tra le commissioni domestiche per cui è necessario spostarsi. Potrebbe essere un problema che toccherà sempre più italiani.
Occhio alla data: ecco cosa succede il 31 Ottobre
Il prossimo 31 Ottobre l’Antitrust decide sull’addebito diretto della commissione interbancaria all’utente che preleva presso uno sportello di un istituto di credito diverso da quello del proprio conto corrente. Oggi la commissione viene richiesta da banca a banca, ha un tetto di 0.50 centesimi, e poi le banche chiedono le spese di gestione ai propri correntisti, con le spese che crescono fino a 2 euro, quasi per tutte le banche.
Bancomat e Banche hanno chiesto all’Antritrust di poter effettuare un addebito diretto che verrebbe a costituire una vera e propria tassa sul prelievo, chiedendo contestualmente l’innalzamento della soglia fino a 1.50 euro per commissione. Questo può tenere ferme le spese (che potrebbero quindi restare a 2 euro) oppure aumentarle ulteriormente, a seconda dell’orientamento delle banche e della pronuncia dell’Antitrust. Un ulteriore aumento dei costi per prelevare denaro potrebbe portare a protese e ad una diminuzione ulteriore dei prelievi e dell’uso del contante.