Attenzione alla data dalla quale sarà tutto diverso rispetto ai prelievi al Bancomat. Non tutti sanno che nel prossimo futuro l’Antitrust deciderà su due questioni – non le sole – strettamente legate al mondo della gestione dei contanti di tutti i cittadini.
Si tratta di una decisione particolarmente attesa perché l’Antitrust doveva già pronunciarsi ad Aprile, ma ha esercitato la facoltà di allungare di sei mesi la fase istruttoria per emettere parere sulle proposte avanzate. Quello che può accadere può cambiare del tutto il rapporto dei cittadini con le banche e con i prelievi di contante.
Prelievi bancomat: ecco le novità
La novità principale che potrebbe essere attuata qualora l’Antitrust emetta parere favorevole alle richieste delle banche, è lo spostamento in addebito diretto della commissione interbancaria all’utente finale. Può sembrare una questione molto tecnica, ma potrebbe toccarci tutti molto presto e da vicino. Attualmente quasi tutti pagano 2 euro di commissione interbancaria per prelevare da banche differenti dalla propria. Questa commissione però ha un tetto massimo di 0.50 alle banche che procedono tra di loro a versarsi il denaro. L’utente aggiunge a quegli 0.50 centesimi i costi delle spese di gestione.
Con l’addebito diretto non ci sarebbero più le spese di gestione, ma le banche hanno furbescamente richiesto l’aumento del tetto della commissione a 1.50 centesimi. Questo potrebbe portare a varie decisioni, sia il rifiuto e il mantenimento dello status quo, sia il via libera con un mantenimento degli attuali costi, o un tetto massimo imposto di 1 Euro.
L’altra novità che potrebbe essere introdotta è maggiormente rivoluzionaria. Potrebbe essere infatti possibile nel prossimo futuro prelevare dal POS di negozi con alta disponibilità di contante, come tabaccai, benzinai e supermercati. Anche in questo senso le commissioni potrebbero essere decisive in un senso o nell’altro.
Stop ai prelievi bancomat: ecco cosa succede
Questo ultimo provvedimento potrebbe fare anche da parziale contraltare alla debancarizzazione in atto nel nostro paese. Si tratta di un processo di desertificazione delle filiali bancarie e dei bancomat che già colpisce vaste porzioni del nostro territorio. Chi vive in un piccolo comune sa già che può essere obbligato a fare diversi chilometri per prelevare ad un ATM, e spesso non riesce a farlo da una filiale della propria banca.
Gli ultimi anni, con la spinta verso i conti online e le operazioni di home banking, le filiali e la gestione del contante stanno iniziando a finire nell’elenco delle spese sacrificabili anche per gli istituti di credito più importanti. ING Direct ha già rimosso ogni ufficio dal nostro territorio e potrebbe non essere la sola a scegliere il fermo totale delle attività in presenza.