Se ci pensate bene, ci sono molti alimenti che si possono friggere: dalle patate, carciofi, calamari e gamberi, melanzane, e molto altro. La frittura è una tecnica di cottura che esiste ormai da migliaia di anni, ma viene spesso associata a una cattiva alimentazione e all’aumento di peso.
Il fritto, in realtà non è sempre nocivo per la nostra salute. I cibi fritti sono in grado di stimolare il fegato e lo aiutano a lavorare velocemente, accelerando il metabolismo. Ovviamente, la frittura deve essere preparata seguendo alcune regole importanti. Deve anche essere bilanciata ed associata ai pasti più leggeri.
Davvero la frittura fa male?
Quando si parla di cibi fritti è importante mirare alla qualità e alla quantità del pasto. Allora, come fare per friggere diligentemente?
Se prendiamo in esempio le patate, è bene che l’olio sia bollente affinché le qualità organolettiche migliorino. Ma questo vale anche per tutti gli altri ortaggi e cereali. 180 gradi Celsius è la temperatura ideale per friggere i cibi. Ma deve essere mantenuta costante e sostenuta durante la cottura.
Curiosità: sapevate che i cibi fritti sono più digeribili dal nostro organismo rispetto ad altri tipi di cottura in quanto disidratati e quindi facilmente aggredibili dai succhi digestivi? Questo accade perché i cibi sottoposti a frittura sono molto più vicini agli alimenti crudi, grazie alle proprietà nutrizionali.
Ecco cosa succede se si mangia fritto ogni giorno
La quantità e la moderazione sono i passi fondamentali per una dieta equilibrata e sana. La frittura non sempre fa male, certo, se si presta attenzione all’olio e alla sua temperatura, ma consumare fritto ogni giorno fa male. Così male da aumentare il rischio di morte del 13 per cento. L’eccesso consumo di cibi fritti aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, porta a mettere su peso perché l’assorbimento dell’olio abbondante da parte dei cibi aumenta il contenuto calorico, appesantendo anche il processo digestivo.
Si è sempre detto di tutto riguardo alla frittura che è nociva per la salute del fegato. Ma come abbiamo menzionato prima, basta seguire poche accortezze per far sì che i cibi fritti non siano un disastro per il nostro organismo.
Quante volte a settimana possiamo mangiare cibi fritti?
Se da un lato i cibi fritti non sono dannosi, d’altro c’è da considerare, oltre l’olio e la sua temperatura, il fattore dei grassi.
Dato che l’olio è composto da grassi, aumenta il contenuto calorico del cibo. Di conseguenza, quanto più olio viene assorbito dagli alimenti, tanto più aumenterà l’apporto calorico. Se il cibo non assorbe molto olio risulterà più leggero e digeribile.
Un gran numero di dietologi e nutrizionisti dichiara che la frittura si può inserire nella nostra dieta uno volta a settimana. La buona riuscita della dieta passa anche per la gratificazione personale, e la frittura di tanto in tanto fa bene allo spirito.