Al giorno d’oggi, quasi tutti, nella vita, hanno seguito una dieta o si sono fermati a riflettere, a prescindere dal peso, sulla qualità della propria alimentazione. Questa cautela andrebbe presa in considerazione anche quando si parla di cosmetici. Gli attivi dei prodotti che utilizziamo per prenderci cura della nostra bellezza, infatti, sono importantissimi.
Proprio perché c’è una consapevolezza sempre maggiore di quanto sia importante rispettare la pelle, molti centri estetici stanno iniziando a utilizzare esclusivamente prodotti naturali e in questo senso segnaliamo che anche il ricorso alla cosmetica ayurvedica, descritta in maniera dettagliata nel sito ayurway.it, sta riscuotendo un certo successo.
A questo punto, però, non resta che cercare di capire in che modo i cosmetici incidono sulla nostra salute. Scopriamolo meglio nelle prossime righe dell’articolo.
I prodotti cosmetici che utilizziamo ogni giorno incidono sulla nostra salute innanzitutto perché penetrano nell’organismo e i loro attivi entrano in circolo, esattamente come i principi nutritivi del cibo.
Ecco perché è sempre bene leggere l’etichetta – INCI – ed evitare i prodotti caratterizzati dalla presenza, fra gli ingredienti, di siliconi, parabeni e petrolati. La presenza dei petrolati in particolare dovrebbe essere considerata una red flag. Si tratta, infatti, di sostanze che, oltre a derivare dal petrolio, sono caratterizzate da una forte efficacia occlusiva e non sono per niente dermocompatibili.
Una cosa importante da sapere riguarda il fatto che, nell’INCI, non sono sempre riportati con il termine “petrolati”. Si utilizzano, infatti, anche espressioni come Paraffinum liquidum e Mineral Oil.
Cosa dire, invece, dei siliconi? Che vengono inclusi in alcuni cosmetici con lo scopo di lasciare, dopo l’uso, un film sulla pelle che restituisce un effetto idratante (non effettivo).
Per fortuna, negli ultimi anni il legislatore si è mosso verso la direzione giusta per quel che concerne l’inclusione dei siliconi fra gli ingredienti dei prodotti cosmetici.
Degna di nota a tal proposito è la decisione, da parte dell’Unione Europea, di limitare il ricorso, da parte delle aziende cosmetiche, dei polimeri siliconici D4, D5 e D6, andando a modificare i contenuti del cosiddetto Regolamento Reach. Lo scopo? Oltre alla tutela dell’utente finale, la preservazione dell’ambiente acquatico.
Le cose sono definitivamente cambiate il 31 gennaio 2020, con il divieto di immissione sul mercato di prodotti cosmetici che necessitano il risciacquo con l’aiuto dell’acqua e caratterizzati da una quantità di silicone D4 e D5 superiore allo 0,1% del loro peso.
Per quanto riguarda, invece, i parabeni, ricordiamo che si tratta di conservanti in grado di impattare negativamente sul sistema endocrino.
Fino ad ora, abbiamo parlato di sostanze che generano un impatto negativo. Quali sono, invece, quelle che, incluse nei cosmetici, fanno bene? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.
Gli esperti di cosmetologia consigliano non solo di leggere bene l’INCI, ma anche di controllare che, in cima alla lista degli ingredienti – in alto, si trovano quelli presenti in maggiori quantità – ci siano gli attivi di piante come l’aloe, da sempre impiegata nel mondo della bellezza per via della sua efficacia lenitiva, e la camomilla.
Ottimo è anche l’acido ialuronico, che ha pure il vantaggio di essere naturalmente presente nel corpo umano. Ciò lo rende, di riflesso, garanzia di massima biocompatibilità.
Scoperto per la prima volta a metà del XX secolo analizzando l’umor vitreo dell’occhio di un bovino, svolge diverse funzioni preziose. Nel caso dei cosmetici, è capace di richiamare acqua ai tessuti, facendoli apparire più turgidi e idratati. Per idratare a fondo la pelle, va benissimo pure il burro di karitè.
Attenzione: anche i prodotti migliori vanno utilizzati nel modo giusto. Per sfoggiare una pelle meravigliosa anche se ci si trucca tutti i giorni, è bene usare sia al mattino, sia alla sera un detergente non eccessivamente aggressivo e mai andare a letto senza eliminare il trucco.
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