La Procura di Trani ha aperto una inchiesta per omicidio stradale dopo la morte in un incidente in cui hanno perso la vita due giovanissimi, Domenico Di Nunno e Antonio Lovin, nella serata di giovedì scorso.
L’indagato come atto dovuto, è l’uomo di 44 anni originario di Barletta che era alla guida del furgone che si è scontrato con la moto in sella alla quale viaggiavano le vittime.
Omicidio stradale: l’incidente
Lo abbiamo riportato nella nottata tra giovedì e venerdì, ma riepiloghiamo anche adesso come i due giovani hanno perso la vita.
I due giovanissimi erano entrambi su una moto quando c’è stato lo schianto con un furgone, per l’esattezza un mezzo Iveco, che li ha travolti. Essendo ancora non chiara la dinamica dello scontro mortale, Il magistrato che coordina le indagini degli agenti della Polizia locale, Francesco Aiello, ha disposto l’autopsia e lunedì sarà conferito l’incarico al professore Antonio De Donno dell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.
Le autopsie sui corpi che potranno chiarire molto sull’incidente, verranno svolte tra le giornate di martedì e mercoledì e solo dopo le salme saranno consegnate alle rispettive famiglie.
Gli investigatori stanno cercando di capire se l’incidente che ha spezzato due giovanissime vite sia accaduto a causa di una negligenza da parte del 44enne o meno, per questo motivo al momento l’uomo è nel registro degli indagati per omicidio stradale.
I ragazzi deceduti, entrambi 17enni (in un primo momento si pensava che uno ne avesse 19), erano anche compagni di classe e i loro funerali saranno svolti nel palazzetto dello sport di Canosa, dove si attendono tantissime persone pronte a dare l’ultimo saluto ai due poveri ragazzi.
Intanto le famiglie dei due ragazzi hanno inviato una lettera al sindaco di Canosa, Vito Malcangio, che ha indetto il lutto cittadino nel giorno dei funerali dei due ragazzi, in cui si celebra il patrono San Sabino (la festa è 31 luglio, 1 e 2 agosto). Nella lettera si legge: “Vi comunichiamo il desiderio che la festa del nostro santo patrono Sabino si svolga regolarmente. Questo perché siamo convinti che il miglior modo per ricordare Antonio e Domenico sia quello di far vivere la festa patronale alla nostra comunità con gioia e serenità così come avrebbero fatto loro”.