La Guardia di Finanza dei reparti navali, coordinati dal Reparto operativo di Bari, ha effettuato diversi controlli in tutta la costa della Puglia tra pescherecci, ristoranti, stabilimenti balneari e altri luoghi di lavoro estivi.
Puglia: i controlli sulle coste
Durante questi controlli sono stati individuati 23 lavoratori a nero. Fra il litorale di Brindisi e le località marine di Carovigno sono stati individuati cinque lavoratori irregolari. Il resto delle irregolarità è stato riscontrato in ristoranti di Tricase (Lecce), in attività di noleggio a Gallipoli (Lecce), stabilimenti balneari nelle località di Melendugno (Lecce) e Manfredonia (Foggia), nonché a bordo di pescherecci a largo delle coste pugliesi.
Durante i controlli effettuati nei confronti degli stabilimenti balneari sono stati individuati due soggetti risultati indebiti percettori del reddito di cittadinanza, di cui uno nel Brindisino.
Continua quindi la lotta delle forze dell’ordine per far rispettare le leggi presenti in Italia ed ancora una volta è venuto a galla il fenomeno del lavoro a nero, una piaga che da un lato vede lo sfruttamento dei lavoratori e dall’altro ci si imbecca sempre nel “furbetto” di turno che rifiuta un regolare contratto per poter continuare a percepire il Reddito di Cittadinanza.
Sono proprio questi ultimi soggetti che hanno portato alla fine del sussidio, che era fondamentale per chi davvero ne aveva bisogno e che invece tra poco si ritroverà di nuovo a dover fare i conti sul come sopravvivere.
Questo porterà un nuovo aumento dello sfruttamento del lavoro, con personaggi loschi che si approfitteranno della disperazione delle persone facendole lavorare a salari minimi e orari disumani.
La speranza è che lo Stato vigili su tutto e che faccia in modo di trovare la giusta collocazione a coloro che non avranno più il sussidio e sono abili al lavoro, senza dimenticarseli lasciando famiglie a lottare per la sopravvivenza.