Una brutta vicenda quella che si è vissuta nel Salento, dove una turista ha acquistato una confezione di acciughe sott’olio e dopo averle mangiate si è sentita male, all’interno c’erano larve di anisakis. Subito è partita la denuncia della donna e di conseguenza i controlli dei carabinieri e dell’Asl Lecce. L’allarme riguarda la possibile presenza in commercio di prodotti ittici infetti.
La segnalazione
La segnalazione è partita domenica scorsa da una cliente, una donna che risiede in Germania ma che ha trascorso le vacanze in Salento.
La donna aveva acquistato una confezione di acciughe sott’olio da un esercizio commerciale presente in un comune del nord Salento. Dopo aver aperto la confezione e assaggiato il pesce, la donna avrebbe avvertito uno strano sapore e poi avrebbe notato tra le acciughe delle piccole larve di colore bianco, riconducili al parassita dell’anisakis, che è solito proliferare nel pesce crudo.
L’anisakis una volta ingerito dall’uomo può causare dolore addominale, nausea e vomito entro poche ore dall’ingestione delle larve. L’anisakiasi gastrica generalmente si risolve spontaneamente dopo molte settimane, ma seppur raramente, può durare per mesi.
Salento: la denuncia
Dopo essersi sentita male ed avere avuto un parere dei medici, la donna ha fatto scattare immediatamente la denuncia ai Carabinieri della compagnia di Campi Salentina, che hanno allertato gli ispettori del servizio veterinario (Siav) dell’Asl Lecce per gli ulteriori accertamenti sul caso.
L’indagine ha portato a delle verifiche anche all’interno dell’attività commerciale, (chiusa temporaneamente a scopo precauzionale) che aveva acquistato e venduto il prodotto.
Il servizio veterinario dell’Asl di Lecce (Siav), ha rilasciato dopo i controlli la seguente nota: “Riscontrata la denuncia dell’acquirente, abbiamo immediatamente avviato i controlli sanitari ma il prodotto segnalato non era più presente all’interno dell’attività commerciale. Dalla bolla d’acquisto risulta che il venditore avrebbe ricevuto 24 chilogrammi di sardine, e questo ci impone di restare vigili, anche se al momento non abbiamo riscontrato altre segnalazioni o casi di malessere da anisakis».