Possiedi un vecchio libretto postale? Le storie di persone che hanno ritrovato vecchi libretti postali con capitali enormi in seguito agli interessi maturati per decenni sono molto numerose in Italia. Questo perché il libretto postale è stato per decenni il metodo di investimento più sicuro, nonché uno dei più remunerativi.
Le Poste Italiane erano statali, e il libretto postale era legato a titoli di stato con buoni interessi. In una economia in crescita come quella del secondo dopoguerra, al quale seguì prima una leggera stagnazione e poi un vero e proprio boom economico, un titolo del genere era una sorta di piccola assicurazione per la vita.
E accadeva che tale assicurazione per la vita venisse…dimenticata. I più prudenti conservavano nelle casseforti o in luoghi nascosti questi investimenti, e spesso i libretti venivano ritrovati da parenti oppure eredi che si ritrovavano una piccola o grande fortuna. Ancora pochi anni fa era possibile leggere sulle cronache locali di vecchi libretti postali che avrebbero maturato somme da capogiro, fino a 300.000 Euro.
In realtà la legislazione e la regolamentazione dei libretti postali è totalmente cambiata e oggi è molto complicato vedersi riconosciute somme maturate in decenni di interessi e mancata movimentazione. Proprio per evitare casi del genere, infatti, oggi Poste Italiane è autorizzata a versare in un fondo gestito da Consap le somme depositate e non movimentate per almeno 10 anni. Considerato che gli interessi dei libretti oggi sono davvero ai minimi storici, si va verso una sparizione di questo strumento di risparmio.
Ciò non toglie che già oggi sia possibile affidarsi al mercato dell’antiquariato per trovare oggetti di un certo valore anche tra i libretti postali. Quelli di risparmio dovrebbero essere molto complessi da trovare, perché una volta ritirati ed estinti, Poste Italiane procede alla distruzione. Per quanto riguarda i rintracciabili, parliamo invece sia dei libretti postali con annulli filatelici che sono generalmente considerati all’interno del mondo del collezionismo dei francobolli, sia di alcuni specifici libretti di identificazione che conferivano diritto al portatore.
Per il primo caso possiamo portare ad esempio un libretto filatelico Sassone 13 siglato Cilio, con blocco di 4 es. da 25 lire Siracusana all’interno, perfetto e non comune, che costa oggi ben 180 Euro. Per il secondo caso invece la nostra redazione ha rintracciato su interne un antico esemplare, ormai secolare, di libretto di riconoscimento postale. È affrancato con 1 lira floreale e c.60 michetti rosso. Vede presente l’annullo del servizio di vaglia postali di Napoli. La data al timbro è 23.2.1922 ed è completo di cedole non utilizzate. Si tratta di un oggetto rarissimo e di pregio appartenente ad una collezione privata. È possibile acquistarlo in asta online.
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