Banche: a cosa fare attenzione quando si apre una posizione finanziaria o semplicemente un conto corrente? Depositare denaro in una banca, per quanto possa essere considerata una operazione semplice, non è mai priva del tutto di rischi. Col passare del tempo sono aumentati gli strumenti a tutela dei piccoli risparmiatori, eppure la situazione economica internazionale non lascia certo tranquilli.
Per questo motivo abbiamo deciso di spiegare ai nostri lettori a cosa fare sempre attenzione rispetto alle banche. In questo articolo accenneremo ad alcuni strumenti che possono aiutare a scegliere una banca in base a parametri di solidità e di tutela dei propri risparmiatori.
FITD e schema volontario
Le banche italiane sono quasi tutte aderenti al FITD, acronimo che identifica il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. È uno strumento nato dall’associazione volontaria delle banche che garantisce la copertura dei depositi dei clienti fino alla somma di 100.000 euro in caso di liquidazione coatta amministrativa di una banca aderente. È molto importante che la propria banca aderisca al FITD per non rischiare di vedere volatilizzarsi i propri risparmi in caso di seria crisi finanziaria del proprio istituto di credito.
All’interno del FITD, poi, un altro strumento è nato: si tratta dello Schema Volontario d’Intervento (SVI). Lo SVI mira a rafforzare i presidi a tutela della stabilità del settore bancario, accrescendone le potenzialità di intervento in differenti situazioni di crisi. Non tutte le banche aderenti al FITD aderiscono anche allo SVI. Può essere utile indagare sull’adesione della propria banca anche a questo ulteriore strumento.
Cet1 Ratio e rischio Bail-in: ecco cosa devi sapere
La soglia dei 100mila euro è anche il limite massimo oltre il quale la banca può attingere al tuo capitale nelle procedure di bail-in, e cioè quelle pratiche di salvataggio interno che la BCE ha definito obbligatorie e necessarie prima di chiedere l’aiuto dello stato. Per questo motivo si consiglia di tenere il proprio conto corrente sotto quella soglia.
Al di là di questo, come si fa a sapere se una banca è a rischio bail-in? Esistono degli indici che possono essere presi come indicatori di solidità e sicurezza di una banca. Il più famoso di questi è sicuramente il CET1 Ratio, un parametro basato sul rapporto tra una somma complessa, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, e le attività ponderate per il rischio. Conoscere il Cet1 Ratio di una banca, la propria o quella dove si intende aprire una posizione finanziaria, può essere molto importante per evitare rischi.
Gli ultimi dati raccolti e pubblicati a Giugno 2022 riguardo al Cet1 Ratio delle banche italiane producono la seguente graduatoria: Unicredit al 15,73%, Mediobanca al 15.7%, Banca Sella al 15,23%, Credem a 14.92%, poi Bper e Banco Bpm, rispettivamente a 13.4% e 12.8%, Banca Intesa al 12.5%. Tra le performance peggiori quella di Monte dei Paschi di Siena, al 10.8%.