Nell’immaginario collettivo l’ulivo è un albero millenario, abituato a vivere in zone mediterranee calde e su terreni anche poco vantaggiosi; eppure per crescere e fruttificare ha comunque bisogno di cura e accorgimenti.
Scopriamo i trucchi e i consigli su come far crescere al meglio una piantina di olive.
L’ulivo è una pianta eliofila: ama il sole e per questo motivo non deve mai mancargli la luce diretta, anche durante in mesi invernali. La pianta di ulivo, teme l’umidità, motivo per cui è consigliabile che sia esposta a sud, su un terreno ben drenato, senza ristagni d’acqua.
Una pianta d’ulivo può essere coltivata sia in piena terra, a scopo produttivo, sia in vaso, per fini ornamentali. Per limitare l’eccesso di umidità, è consigliabile cercare di coltivare un ulivo su un’area che presenti un buon drenaggio, evitando quindi gli spazi dove si formano pozze e ristagni.
È possibile coltivare un ulivo anche in vaso? Certo che sì: occorre sceglierne uno di dimensioni adeguate, esporre la pianta al sole e, in inverno, collocarla vicino a un muro o una finestra della casa per fornirle più calore e metterla al riparo dalle gelate.
Quando piantarlo? In primavera. Con l’inverno alle spalle e concluse le ultime gelate, la primavera è senza dubbio il periodo migliore per piantare un albero di ulivo, con un intervallo di tempo che va da aprile a maggio a seconda dell’annata e della regione in cui avviene la coltivazione.
Scegli le piantine. Al fine di evitare il difficile e delicato processo di coltivazione dei semi, è consigliabile acquistare una piantina già alta 1,2- 1,5 m, con rami già sviluppati di circa 90 cm. Piccoli ulivi si possono facilmente trovare presso vivai, centri per il giardinaggio, oppure online.
Prepara la buca. Una volta scelto l’alberello, arriva il momento di interrarlo. Il primo passaggio è quello di scavare una buca che abbia una circonferenza della stessa dimensione del vaso, affinché lo spazio risulti abbastanza ampio da contenere le radici della pianta.
Controlla le radici. La rimozione della pianta dal vaso è un’operazione da compiere con delicatezza. Dovranno essere liberate tutte le radici, tagliando o sciogliendo quelle ingarbugliate e prestando attenzione a non toccare la zolla radicale!
La piantumazione. Posizionata la pianta e le sue radici, si procede al riempimento della buca. In questa fase si utilizza lo stesso terreno scavato e quello circostante senza aggiungere concime o altro materiale arricchente.
Annaffia con abbondanza. Per favorire l’attecchimento dell’ulivo appena piantumato, si passa ad una abbondante annaffiatura.
Verifica dell’attecchimento. Bastano poche settimane per scoprire l’esito del nostro impianto: se la corteccia è verde ci troviamo di fronte a un buon attecchimento, se al contrario il colore vira al giallo paglierino il suggerimento è quello di rimuovere la pianta e procedere all’impianto di un nuovo ulivo.
L’ulivo è una pianta che si abitua meglio di altre allo stress idrico. Le annaffiature vanno quindi regolate con attenzione, affidandosi in particolare a impianti di irrigazione goccia a goccia che evitano di bagnare la chioma e risultano essere ideali per fornire agli ulivi una quantità d’acqua adeguata, in modo costante. La frequenza di irrigazione dipende da quali frutti si vogliono ottenere dalla pianta: se l’obiettivo sono olive da tavola, è necessaria un’irrigazione che varia da una volta a settimana a ogni due o tre; se il fine è invece produrre olio, è consigliabile bagnare le piante con una frequenza minore.
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