Molto più di una bevanda dal forte potere aromatico e anche e “culturale”, il caffè è indiscutibilmente parte di numerose culture, pur essendo nativo della zona corrispondente all’Etiopia, che ancora oggi è uno dei principali paesi produttori. Quello che viene definito caffè è generalmente una tipologia di bevanda che viene prodotta dai semi della pianta omonima, molto famosa ad apprezzata per l’apporto energetico che provoca. Anche la cultura italiana è molto legata al caffè, anche come “rito”, e la variante più acquistata e consumata resta quella per la moka, ossia il caffè macinato, già opportunamente lavorato, che viene mantenuto fresco attraverso delle confezioni sottovuoto.
Ma perchè è meglio non conservare il nostro amato caffè in frigo, anche se si tratta di un’abitudine diffusa?
“Non mettere il caffè in frigo!”: ecco il perché, pazzesco
Il frigorifero ha il vantaggio di preservare la permanenza delle proprietà organolttiche del caffè, ma essendo umido e pieno di odori in genere non è la scelta migliore, anche perchè tra le caratteristiche più apprezzate del caffè viene condizionata da questo “ambiente”.
In generale l’aroma del caffè macinato non viene preservato interamente per una quantità di tempo superiore a 2 ore, il frigorifero non è l’idea migliore anche perchè tende a svilupparee la condensa, che rende il caffè decisamente poco gradevole una volta preparato.
Il miglior luogo di conservazione del caffè è generalmente un luogo asciutto e fresco, lontano da fonti di calore e di luce, magari utilizzando contenitori ermeetici, così da evitare “contaminazioni” da parte di altri cibi e sostanze varie.
Anche se si utilizzano contenitori ermetici e il caffè viene conservato in frigo, gli sbalzi di temperatura possono influenzarne la consistenza ed anche il sapore nel giro di poche ore.
Se abbiamo l’abitudine di non consumare il caffè in poco tempo, quello in grani, che va macinato al momento, rappresenta la scelta migliore perchè preserva l’aroma fino a 2 giorni.