Cosa succede al nostro organismo se si mangia pasta scaduta? Si possono manifestare effetti collaterali?
Facciamo un po’ di chiarezza con questo utile post.
Ecco cosa dice la legge
Prima di tutto è doveroso fare una piccola premessa: la legge impone degli obblighi di scadenza a seconda del tipo di alimento. Sulle confezioni possono essere presenti due diciture: “Da consumare preferibilmente il..” oppure “da consumare entro la data di scadenza”.
Nel primo caso, si può consumare un alimento anche se scaduto, ma non vanterà le stesse caratteristiche iniziali, questo è doveroso sottolinearlo, tuttavia, non arreca rischi alla salute.
Quando invece, sull’etichetta è presente l’altra dicitura significa che bisogna consumare il prodotto entro la data di scadenza, in maniera tale da evitare rischi collaterali imprevisti, talvolta anche molto seri.
Per quanto riguarda la pasta, è possibile mangiarla?
Alla luce di quanto detto dunque, ecco che consumare la pasta anche se è scaduta non apporta problemi alla salute. Si può mangiare fino a uno o a due mesi dalla scadenza purché sia stata conservata in modo appropriato, ovvero in confezione chiusa e sigillata. Oltre a queste accortezze bisogna che la confezione sia stata riposta in un luogo asciutto e fresco.
La cottura in ogni caso elimina eventuali batteri. Ma se nella confezione si intravede la presenza di insetti bisogna assolutamente buttarla nella pattumiera.
Il discorso cambia quando parliamo di pasta fresca. Solitamente la scadenza avviene dopo uno o due mesi dalla data di confezionamento. Ma se si ha della pasta fresca scaduta in frigo e non presenta odori sgradevoli e il colore non ha subito alcuna variazione allora in tal caso potrà essere consumata previa cottura, ma non deve andare oltre i 7 giorni dalla data di scadenza.
Insomma come si può ben notare, mangiare pasta scaduta non apporta problemi all’organismo, l’unica cosa rilevante è che si possono perdere le caratteristiche iniziali del prodotto, la conseguenza è una minore consistenza.
Se bisogna realizzare la pasta fatta in casa, ma le uova sono scadute, cosa bisogna fare?
Le uova vanno consumate entro la data di scadenza. Tuttavia se passa qualche giorno non apporta alcun problema.
Per capire se sono ancora fresche basta fare una piccola verifica: in un bicchiere d’acqua immergere l’uovo. Se resta nel fondo del bicchiere vuol dire che è ancora fresco, se invece galleggia significa che è vecchio e sarebbe meglio buttarlo quanto prima.
Piccole accortezze e consigli
- Nel caso in cui la confezione sia aperta e la scadenza sia stata oltrepassata è necessario buttare la pasta. E’ molto probabile che sia in corso una proliferazione batterica;
- Nel caso invece di confezione sigillata ma si intravede un rigonfiamento della confezione, fare molto attenzione, il prodotto va buttato quanto prima;
- Se si nota che il colore è leggermente variato, gettare via la pasta.
Pasta fresca scaduta: sintomi
Se si ingerisce pasta fresca scaduta, il cui colore è cambiato si potrebbe andare incontro a un’intossicazione. I sintomi che si possono avvertire sono: mal di pancia, crampi o malessere generale.